TORINO – Nati sotto il segno del gol. Merito delle stelle o semplice coincidenza: il 5 febbraio hanno visto la luce alcuni purosangue del gol, campioni o anche solo ottimi calciatori che hanno fatto del gol la loro galassia. Dal re degli attaccanti in attività, Cristiano Ronaldo, fresco di sorpasso su Pelé nel conteggio dei gol in partite ufficiali, al brasiliano Neymar, colui che ne avrebbe dovuto raccogliere l'eredità. Ma anche Carlos Tevez, che in bianconero contribuì ad aprire il ciclo di scudetti che Ronaldo sta provando ad allungare ulteriormente, fino al centravanti del Bologna, Rodrigo Palacio. Un bottino complessivo di 1660 reti con l'asticella che continua ad alzarsi e che rendono il 5 febbraio la festa dei bomber.
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di
Domenico Marchese
Auguri Cristiano
Trentasei anni e non sentirli. Cristiano Ronaldo festeggia il suo terzo compleanno torinese ma, a differenza degli anni passati, senza feste o sorprese ad attenderlo come lo scorso anno. Il Covid e l'impossibilità di creare assembramenti hanno soffocato ogni idea sul nascere. Con la sfida contro la Roma alle porte, il portoghese passerà il suo compleanno concentrato sulla partita, come spesso è successo nella sua carriera. Non si arriva in attività a 36 anni e a 762 gol con gli strappi alle regole.
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di
Emanuele Gamba
Un bilancio da record
Nel giorno del suo terzo compleanno torinese il cinque volte Pallone d'oro traccia anche un primo bilancio della sua avventura in bianconero. Ottanta partite in Serie A e 67 gol, a una media di 0,83, a cui sommarne 14 in 21 sfide di Champions League: bottino a cui aggiungere i due scudetti vinti e le due Supercoppa. L'arrivo di Cristiano in Italia ha lasciato il segno abbattendo le barriere del mondo del calcio. Dalla presenza della fidanzata Georgina a Sanremo fino al rumore generato dalle sue affermazioni su argomenti scottanti, come il Covid, o dalle sue disavventure nel rispetto del protocollo di sicurezza: a pochi capita di poter battibeccare con un Ministro della Salute, come capitato con Spadafora qualche mese fa. Comunque lo si giudichi, Ronaldo è entrato nell'immaginario collettivo del nostro Paese oltre che nel linguaggio comune.