Lei è una consigliere regionale eletta a settembre nella lista di “De Luca presidente”. Lui, il fratello, è direttore dell’”Agenzia regionale Campania turismo”, nominato da De Luca nel 2017. Paola e Luigi Raia sono una famiglia nota nelle stanze del consiglio regionale. Al centro in queste ore di più di un malumore. Il motivo? Il mandato di Luigi è scaduto, è stato aperto un bando per cercare il nuovo direttore della partecipata di Palazzo Santa Lucia che governa il turismo e lui si è ripresentato.
“Ma può essere rinominato da De Luca ora che la sorella è diventata consigliere regionale?”, è la domanda che rimbalza nelle stanze del centro direzionale. Mal di pancia del Pd. Pronti a fare la voce grossa nel centrodestra. “Vedrete che sarà lui il prescelto tra tutti quelli che si sono presentati al bando – dice un consigliere dem – Non è ben visto, ma mica possiamo porre un veto…”. Già, mica il partito può andare allo scontro col suo governatore. “Non mi risultano incompatibilità – dice a Repubblica la consigliere Raia – Luigi non può essere svantaggiato solo perché è mio fratello. Sono stata già consigliere nel 2010 e l’allora presidente Caldoro scelse mio fratello per la direzione dell’Isve, l’Istituto di studi per lo sviluppo economico”.
Altri tempi, altra partecipata: ma sempre i Raia sulla cresta dell’onda. Già, solo che tra il 2010 e il 2015 Paola sedeva dalla parte opposta in consiglio regionale, tra le fila di Forza Italia, legatissima all’ex coordinatore del partito berlusconiano Nicola Cosentino, travolto dagli scandali giudiziari sui suoi presunti legami con clan dei Casalesi. Poi la folgorazione sulla via di De Luca che nel 2017 nomina Luigi al Turismo. E nel 2020 Paola, di cui si narra un solido legame con la compagna del presidente, si candida nella lista del presidente. Eletta. “Sono stato uno dei contribuenti con il mio voto per l’elezione di mia sorella – racconta Luigi – ma questo non mi può penalizzare. Voglio essere giudicato per quello che ho fatto in agenzia. De Luca, di cui ho stima e ammirazione perché ha lavorato bene, mi ha scelto 3 anni fa per il mio curriculum. Sono avvocato e sono stato l’amministratore dell’azienda autonoma del turismo di Capri”.
Sulla presunta incompatibilità, Luigi ha le idee chiare: “Non esiste per un fratello, che non è né un ascendente né un discendete. Il fratello non è neppure erede. Anzi, io e mia sorella potremmo essere su fronti diversi, e non è questo il caso, e l’uno sarebbe penalizzato per l’altra”. Sul turismo il direttore Raia sfodera l’orgoglio: “Siamo la regione più ricca di arte e cultura. Tutta la Campania dovrebbe essere dichiarata patrimonio dell’umanità, comprese le Vele di Scampia. Una Regione così non è replicabile al mondo”.