Tempi duri per patologie come fibrillazione atriale, ictus “criptogenetico” e aritmie, grazie al minuscolo device di ultima generazione che vigila a distanza e trasmette allo specialista le info in real-time. Consentendogli pure di intervenire per ottenere notizie più dettagliate.
di
di DANIELE BANFI
Il nuovo gioiello della tecnologia è un miniregistratore impiantabile che tiene costantemente il cuore sotto controllo, come un occhio che indaga e va alle origini di un ritmo alterato. Nulla a che vedere con i pace-maker ma uno strumento che migliora la qualità di vita del paziente e del medico che potrà rimodulare dal suo studio il protocollo terapeutico.
di
FEDERICO MERETA
Il primo a impiantarlo è stato a novembre scorso Giulio Molon, direttore di Cardiologia dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria, Negrar, (Verona): "Il loop recorder Linq II rappresenta un enorme passo avanti nella cura personalizzata, soprattutto in un momento storico così drammatico, durante il quale è fondamentale incrementare la telemedicina per controllare i pazienti senza farli muovere dalla propria abitazione"
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Lo studio
di
Irma D'Aria
Il dispositivo, piccolo quanto una pila, è in grado di monitorare il ritmo cardiaco dei soggetti a cui siano state diagnosticate anomalie della conduzione elettrica delle quali ancora non si conosce la causa scatenante. Come il motore di un’automobile che fa le bizze e che deve essere provato su strada e in officina per individuare la causa del guasto.
Ovviamente, come tutti i dispositivi, Link è destinato a una fascia ben precisa di pazienti e, in particolare a coloro che manifestano sintomi poco frequenti, ma a loro volta, spia di un’aritmia che da studiare nei dettagli. Per esempio, la sincope, quell’improvviso svenimento che coglie spesso di sorpresa, senza segni premonitori e in assenza di cause apparenti. Ma i disturbi del ritmo possono esprimersi anche attraverso vertigini, palpitazioni o, in alcuni casi, dolore toracico. Condizioni che richiederebbero un controllo costante non sempre facile da realizzare.
di
FEDERICO MERETA
Linq II, commercializzato da Medtronic, non è l’unico sistema impiantabile di monitoraggio a distanza, ma è quello che assicura una durata maggiore e una più elevata capacità di rilevazione delle anomalie del ritmo cardiaco. "Sotto stretta osservazione – sottolinea Molon – vanno posti pazienti la cui aritmia è ancora poco chiara. E insisto su quelle sincopi che vanno e vengono ma che restano misconosciute e sulle fibrillazioni atriali da monitorare attentamente prima di procedere all’ablazione".
di
FEDERICO MERETA
Un capitolo altrettanto interessante è caratterizzato dalla possibilità del device di indagare sul meccanismo aritmico che ha scatenato l’ictus criptogenetico. L’ictus di cui, appunto, non si riconosce una causa. E accade spesso che la richiesta di impianto ci arrivi proprio dal neurologo. Ebbene, nel 33 per cento dei casi, in questi pazienti viene scoperta la fibrillazione atriale".
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