Tempi duri per patologie come fibrillazione atriale, ictus “criptogenetico” e aritmie, grazie al minuscolo device di ultima generazione che vigila a distanza e trasmette allo specialista le info in real-time. Consentendogli pure di intervenire per ottenere notizie più dettagliate.
Ictus, attenti ai segnali di allarme
di
di DANIELE BANFI
Il nuovo gioiello della tecnologia è un miniregistratore impiantabile che tiene costantemente il cuore sotto controllo, come un occhio che indaga e va alle origini di un ritmo alterato. Nulla a che vedere con i pace-maker ma uno strumento che migliora la qualità di vita del paziente e del medico che potrà rimodulare dal suo studio il protocollo terapeutico.
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Il primo a impiantarlo è stato a novembre scorso Giulio Molon, direttore di Cardiologia dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria, Negrar, (Verona): "Il loop recorder Linq II rappresenta un enorme passo avanti nella cura personalizzata, soprattutto in un momento storico così drammatico, durante il quale è fondamentale incrementare la telemedicina per controllare i pazienti senza farli muovere dalla propria abitazione"
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Lo studio
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Come funziona il dispositivo
Il dispositivo, piccolo quanto una pila, è in grado di monitorare il ritmo cardiaco dei soggetti a cui siano state diagnosticate anomalie della conduzione elettrica delle quali ancora non si conosce la causa scatenante. Come il motore di un’automobile che fa le bizze e che deve essere provato su strada e in officina per individuare la causa del guasto.
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Ovviamente, come tutti i dispositivi, Link è destinato a una fascia ben precisa di pazienti e, in particolare a coloro che manifestano sintomi poco frequenti, ma a loro volta, spia di un’aritmia che da studiare nei dettagli. Per esempio, la sincope, quell’improvviso svenimento che coglie spesso di sorpresa, senza segni premonitori e in assenza di cause apparenti. Ma i disturbi del ritmo possono esprimersi anche attraverso vertigini, palpitazioni o, in alcuni casi, dolore toracico. Condizioni che richiederebbero un controllo costante non sempre facile da realizzare.
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Linq II, commercializzato da Medtronic, non è l’unico sistema impiantabile di monitoraggio a distanza, ma è quello che assicura una durata maggiore e una più elevata capacità di rilevazione delle anomalie del ritmo cardiaco. "Sotto stretta osservazione – sottolinea Molon – vanno posti pazienti la cui aritmia è ancora poco chiara. E insisto su quelle sincopi che vanno e vengono ma che restano misconosciute e sulle fibrillazioni atriali da monitorare attentamente prima di procedere all’ablazione".
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Un capitolo altrettanto interessante è caratterizzato dalla possibilità del device di indagare sul meccanismo aritmico che ha scatenato l’ictus criptogenetico. L’ictus di cui, appunto, non si riconosce una causa. E accade spesso che la richiesta di impianto ci arrivi proprio dal neurologo. Ebbene, nel 33 per cento dei casi, in questi pazienti viene scoperta la fibrillazione atriale".
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