Dodici aderenti a Forza Nuova sono stati condannati in primo grado per diffamazione questa mattina in tribunale a Forlì dopo che il 5 febbraio 2017, durante la celebrazione di un'unione civile, avevano inscenato un funerale nella piazza municipale di Cesena, divulgando messaggi ritenuti denigratori nei confronti della coppia e di tutta la comunità Lgbtq.
Tutti dovranno pagare una multa di 2000 euro. Il giudice ha escluso l'imputazione di istigazione e propaganda all'odio così come richiesto dalla Procura. I condannati, che avevano sfilato di fronte agli uniti civilmente e ai loro ospiti portando in spalla una bara con l'iscrizione 'Matrimoni Gay funerale d'Italia', avevano anche affisso manifesti funebri inneggianti alla "fine della civiltà, delle nostre tradizioni, della famiglia naturale, unico cardine della nostra società e dei diritti dei bambini a crescere con una mamma ed un papà".
Nel procedimento si sono costituti parte civile il Comune di Cesena, l'Arcigay di Rimini e l'associazione Rete Lenford-Avvocatura per i diritti Lgbt che dovranno essere risarciti di 1000 euro ciascuno. I condannati dovranno inoltre sostenere le spese processuali e risarcire con 5000 euro i due uomini uniti civilmente.
È una "vittoria agrodolce", secondo Arcigay Rimini. Infatti, spiegano dall'associazione, "pur avendo l'ufficio del pubblico ministero seguito la linea in cui si accomuna la discriminazione omofobica al fenomeno 'razzismo', il Tribunale pare non sostenere questa interpretazione".
Ovviamente, chiosano dall'Arcigay, "vedremo le motivazioni della sentenza, che pure è una sentenza di condanna che deve mettere in guardia chi in futuro vorrà pensare di compiere altri atti omofobici", tuttavia l'associazione non nasconde che "è molto demoralizzante vivere in un Paese dove spesso, nelle nostre vite di persone Lgbt, è impossibile avere giustizia per dei palesi soprusi come quelli avvenuti a Cesena. Due persone non possono celebrare la loro unione civile senza la paura di trovarsi contestazioni neofasciste davanti al Comune, una situazione allucinante e un vuoto normativo che gridano giustizia".
Unione civile a Cesena, Forza Nuova celebra il "funerale d'Italia"
Dunque, sintetizzano, la sentenza di oggi "rende ancora più evidente la profonda necessità di una legge contro le discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere", una legge che "dica chiaramente che questi comportamenti fascisti sono intollerabili". Da qui la richiesta che il Senato approvi rapidamente la legge che ha come primo firmatario l'onorevole Alessandro Zan.
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