Nell’inchiesta antimafia "Report", sfociata nel blitz di stamattina a Catania, spunta anche il nome di Luca Sammartino, deputato regionale di Italia viva. E’ nell’elenco dei 38 indagati. Al momento nei suoi confronti non c’è alcun provvedimento da parte del gip, ma la procura gli ha notificato un avviso di fine indagine, ipotizzando il reato di corruzione elettorale.
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di
Natale Bruno
I pm avrebbero intercettato uno scambio tra Sammartino e il boss Lucio Brancato: voti al deputato renziano alle Regionali del 2017 in cambio di alcune “utilità” tra le quali, secondo l’accusa, un posto di lavoro al nipote di Brancato alla Mosema, azienda di raccolta dei rifiuti impegnata nell’hinterland etneo, e la rimozione di una cabina telefonica nei pressi della pizzeria della moglie del boss a Massannunziata, frazione di Mascalucia.
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"Apprendo la notizia dagli organi di stampa – commenta a caldo Sammartino – Sono consapevole di non aver commesso alcun reato. Quando avrò contezza degli atti, sarò in condizione di replicare e mi difenderò adeguatamente".
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