Quest'anno il Natale ha in serbo un regalo speciale per gli astrofili. Il 21 dicembre, ore 19:30 italiane, due dei giganti gassosi del Sistema Solare daranno spettacolo nel cielo, incrociandosi fin quasi a fondersi in un unico, luminosissimo, pianeta. Giove e Saturno saranno infatti protagonisti di una grande congiunzione, un evento in cui le loro orbite li portano ad apparire estremamente vicini nel cielo. Capita circa ogni 20 anni, ma quella del prossimo 21 dicembre sarà ben più speciale di così: Giove e Saturno non saranno mai stati così vicini (sempre per noi che li osserviamo dalla Terra) negli ultimi 400 anni. E a dirla tutta, sono 800 anni che nessuno si gode un simile spettacolo ad occhi nudi.
Le notti dei giganti: lo show di Saturno e Giove, aspettando Marte
di MATTEO MARINI
La congiunzione Giove Saturno è un evento astronomico estremamente appariscente, perché i due pianeti tendono ad apparire estremamente luminosi durante le loro fasi di avvicinamento. Non a caso, riveste da sempre un ruolo estremamente importante nell'astrologia e nelle credenze dei popoli antichi, come presagio di portenti e di grandi cambiamenti, o come unità di misura mistica su cui si basano calendari, oroscopi, mappe stellari.
La congiunzione si ripete circa ogni 20 anni, ma non tutte le congiunzioni sono uguali. Alcune volte i due pianeti possono arrivare alla distanza minima rimanendo tutto sommato lontani (anche alcuni gradi, cioè una distanza apparente che supera di molto il diametro della luna piena). In altri casi, Giove e Saturno si avvicinano talmente tanto che danno l'impressione di toccarsi, o di fondersi. È il caso della prossima congiunzione, che si rivelerà unica non solo per la coincidenza con il solstizio d'inverno (che quest'anno cade proprio il 21 dicembre), ma anche per la distanza minima che raggiungeranno i due astri. L'ultima volta che erano apparsi così vicini in effetti era il 16 luglio del 1623. Un'occasione in cui però ben poche persone poterono godersi lo spettacolo, visto che la congiunzione avvenne in condizioni in cui il Sole rese probabilmente impossibile ammirare Saturno ad occhio nudo.
Qualche fortunato astronomo potrebbe essersela goduta comunque, visto che da ben 14 anni Galileo Galilei aveva inventato il suo telescopio, con il quale probabilmente era possibile vedere entrambi gli astri nonostante la posizione sfavorevole, e lo strumento aveva già iniziato a circolare per l'Europa. Ma se parliamo di una congiunzione visibile ad occhio nudo, ed apprezzabile quindi da chiunque, bisogna spostarsi ben più indietro nel tempo per trovarne un'altra ravvicinata come quella del prossimo dicembre.
"La sera di massima vicinanza i due pianeti sembreranno quasi un unico astro, visto che a separarli sarà una distanza pari a un quinto del diametro della Luna", spiega il fisico e astronomo Patrick Artigan in un comunicato della Rice University. "Per trovare un allineamento più ravvicinato di così, visibile a occhio nudo, bisogna tornare indietro nel tempo fino all'alba del 4 marzo 1226".
E se la prossima congiunzione ravvicinata arriverà tra "appena" 120 anni, per trovarne un'altra con caratteristiche simili a quella di quest'anno bisognerà attendere il 24 agosto del 2417. Per gli interessati, insomma, è meglio segnare la data sul calendario, e progettare con cura l'osservazione: alle 19:30 i due pianeti saranno infatti piuttosto bassi sull'orizzonte, e servirà quindi un luogo con l'orizzonte sgombro e poca luce ambientale per riuscire a godersi lo spettacolo a occhio nudo.Original Article
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