MILANO – I consumatori italiani escono da questa prima fase della pandemia con una grande attenzione al risparmio, con la certezza (per il 41% di loro) che cambierà per sempre il modo di vivere e concentrando gli acquisti di più sui canali online con grande attenzione al prezzo.
Il ritratto di questa metamorfosi esce dal rapport Ey future consumer Index Italia di Ernst & Young. Una fotografia che immortala i primi segni di un cambiamento quasi epocale. "Il coronavirus ha avuto un impatto senza precedenti nell'atteggiamento di consumo degli italiani – conferma Stefano Vittucci, partner della società di consulenza e responsabile Consumer product e retail Italia -. Il 71% ha già cambiato le modalità di acquisto e la tipologia di prodotti acquistati (53%). I consumatori sono più coscienti e cauti a proposito della loro salute fisica con il 60% che vuole fare scelte più salutistiche, prestando più attenzione all'impatto sull'ambiente e alla sostenibilità".
La priorità, con i chiari di luna della seconda ondata del Covid-19, resta quella del risparmio, con il 69% delle persone interpellate dal panel che sta cercando di mettere un po' più di soldi da parte. Ne fanno le spese i consumi più voluttuari con il 65% che non comprerà prodotti di cui non ha bisogno. Un'ombra lunga c'è anche sulle spese di Natale "perché il 50% delle persone investirà meno rispetto allo scorso anno" spiega Vitucci. E l'81% aspetterà i saldi dopo le feste o cercherà sconti con lo shopping online, dove verrà acquistato il 34% dei prodotti che prima si compravano nei negozi fisici.
L'incertezza, stando allo studio Ey, regna ancora sovrana: gli ultimi mesi sono stati un periodo di grandi trasformazioni anche nella quotidianità e molte di queste novità sono qui per rimanerci a lungo. Il 27% del campione, per dire, è certo che in futuro lavorerà in modo più flessibile. E alcune abitudini del passato faticheranno a tornare. Per uscire dal Covid, dicono i due terzi degli italiani, ci vorranno tra i sette mesi e i due anni. Per rivedere la stabilità finanziaria del passato ci vorrà però ancor più tempo, e bisognerà aspettare anni prima di poter tornare a viaggiare come in passato.
I dati Nielsen sul largo consumo nel 2020 confermano la bontà di questi ritratto di famiglia dei consumatori tricolori: negli ultimi mesi sono stati snobbati gli ipermercati a maggior affollamento (-8,9%) a vantaggio dei discount (+8,1%) e con una ripresa dei negozi di vicinato in progresso del 5,3%. L'asso pigliatutto resta comunque l'e-commerce che ha più che raddoppiato (+113%) il suo giro d'affari.
Commenti recenti