Google ha avuto qualche problema in queste ore. Gli utenti hanno fatto presente come alcuni servizi non fosserro accessibili. La notizia sta rimbalzando in ogni angolo del globo, considerando gli utilizzi che Google e le piattaforme associate offrono pure per attività di carattere lavorativo. La mail di Google, ossia Gmail, non ha funzionato come sempre. Così come Drive e YouTube, piattaforme su cui naviga in pratica l'intero mondo. Trattasi, come si dice in gergo tecnico, di down. Non è noto, almeno sino a questo momento, il tempo che servirà a riprisintare la normalità, ma il servizio risulta essere già in ripresa in questi minuti. Ovvio pensare che tutte le persone deputate a farlo stiano lavorando per far funzionare il tutto nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo, come ripercorso dall'Adnkronos, #Googledown è volato sulle piattaforme social, in specie Twitter. Questo a sottolineare come questo genere di eventi, nell'epoca contemporanea, influenzino la quotidianità delle persone, che sono sempre più impegnate in attività per cui il Personal Computer è direttamente coinvolto. Anche Googe Meet – che è stato scelto da alcune realtà scolastiche italiane, ad esempio, per i consigli di classe – ha dei problemi, così come Google Play, che è invece la piattaforma riservata ai giochi. Pure Hangouts e Duo sono citati all'interno delle tante segnalazioni che stanno arrivando in questi minuti. E qualcuno già parla di hackeraggio, ma la ricostruzione non è ancora confermata.
Per ora Google non ha affrontato la cosa in maniera pubblica, ma è possibile che presto l'azienda, un vero e poprio colosso delle big-tech, dica la sua su quanto sta accadendo. Il blocco è in corso da una cinquantina di minuti: erano le 13 quando ci si è resi conto della situazione. Poi, verso le 13.50, lo sblocco. Il down non ha interessato soltanto il Belpaese, bensì il mondo intero. Viene segnalato, peraltro, come la barra del motore di ricerca non abbia invece subito cambiamenti nel corso di questo periodo temporale. A sottolineare questi aspetti, peraltro, è stata anche l'agenzia Lapresse.
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