Un pilota non si giudica da un solo gran premio, così come un calciatore non si giudica da un calcio di rigore. Ma è anche da questi particolari che si valuta un campione e che se ne mette in crisi un altro con sette mondiali in tasca. George Russell non esce da una canzone di De Gregori, ma dalla prima giornata di prove disputate al volante della Mercedes che con Hamilton ha conquistato 11 gran premi, 10 pole position e il titolo mondiale. Un ragazzino, Russell, di 22 anni con 36 gran premi disputati in fondo al gruppo con la Williams (miglior piazzamento in qualifica e in gara è un 11° posto) che, salito in macchina, si è preso la soddisfazione di stare davanti a tutti nella prima sessione (Bottas a 0322) e nella seconda (Bottas a 0608).
George è alto undici centimetri in più di Hamilton, sbatte con le spalle contro la carrozzeria e per potersi muovere nell'abitacolo lo hanno costretto ad indossare delle scarpe di un numero più piccole delle sue. A Russell importa poco. Lui è lì per far vedere che merita un posto nell'olimpo, che merita di avere una macchina con cui combattere con Verstappen e Leclerc, gli altri ragazzi con il futuro in mano. Per adesso è riuscito a batterli soltanto nel mondiale virtuale, quello disputato durante il lockdown con i simulatori. Gli hanno dato una Mercedes e avete visto dove la sta portando. Se in qualifica (con il giro più breve della storia sotto i 55) e poi in gara, confermerà quello che ha dimostrato ieri, scriverà una pagina importante. Soprattutto metterà un granello di sabbia grosso così in un meccanismo perfetto chiamato Lewis Hamilton. Perché se il ragazzino arriva e vince non ci sarà più solo Verstappen a dire: "Con la Mercedes vincerebbe chiunque". Probabilmente ha ragione Max, anche se Bottas dimostra spesso il contrario. Con la Mercedes vincerebbero in tanti, ma in pochi, o forse nessuno, batterebbero Hamilton correndo con la sua stessa auto. Senza contare che Lewis poi la differenza la fa con la costanza di rendimento. È campione del mondo da 1133 giorni e il contatore è destinato a girare ancora a lungo Però quel Russell che vola con la sua Mercedes gli fa più male del Covid, non ci sono dubbi. Il virus gli ha fatto perdere il gusto e l'olfatto, ma Russell rischia di fargli perdere molto di più.
Per la cronaca i due debuttanti di giornata (Fittipaldi, il quarto della famiglia, un record, e Aitken sono in coda al gruppo). Solo Leclerc, bloccato dalla rottura del cambio, è dietro. Per la Ferrari è tempo di novità: per non sforare sul budget cap Simone Resta è stato prestato alla Haas (che gli pagherà lo stipendio) per seguire il giovane Schumi. Arriverà qualcuno al suo posto. Speriamo.
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