Il dato dell'indice di contagio Rt è arrivato a Milano e provincia a 0,66 e 0,76, mai così basso nell'ultimo mese. In Lombardia il numero dei casi positivi di quest'ultima settimana è di circa il 40 per cento più basso di quanto rilevato nella scorsa settimana e del 60 per cento in meno di quella precedente: la tendenza del contagio in Lombardia è in diminuzione da cinque settimane. Ma Ats Milano – che da due settimane ha ripreso il tracciamento dei contatti stretti dei positivi al Covid – lancia un allarme perché molti si sottraggono al tampone, quando vengono chiamati per farlo nei drive through di Trenno o di Romolo. Su mille milanesi invitati a presentarsi ai due presidi, ci sono andati solo in 250. Forse per evitare di essere "scoperti" positivi e invitati a mettersi in isolamento domiciliare in vista delle feste. Un comportamento scorretto – fanno notare in Ats – che mette a rischio la salute di chi si incontra e che non lascia molte speranze sulla responsabilità collettiva per arginare il diffondersi dell'epidemia. "La sensazione è che molti preferiscano aspettare il quattordicesimo giorno senza sintomi dal contatto con un positivo – spiegano in Ats – per poi ritenersi liberi di andare in giro, c'è insomma chi fa finta di niente, vuoi perché non può permettersi di stare a casa dal lavoro, vuoi perché non sa rinunciare alla socialità sotto le feste: la situazione che va tenuta molto sotto controllo, perché purtroppo i precedenti non lasciano troppe speranze".
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Al momento, però i dati sono ancora buoni. Il numero dei ricoverati continua a diminuire rispetto alle settimane precedenti (siamo oggi a 733 ricoverati in terapia intensiva, rispetto agli 822 della settimana scorsa e ai 925 di quella precedente). E finalmente comincia a calare anche il numero dei decessi settimanali, 808, circa il 40 per cento in meno della scorsa settimana, quando erano 1.380. "Speriamo che questo calo continui nelle prossime settimane, a confermare il miglioramento della situazione", dice il consigliere regionale Pd Samuele Astuti che con il suo gruppo di ricerca analizza tutti i flussi delle province lombarde. "Como, Monza, Milano e Varese sono in diminuzione del 75 per cento o più, con un valore finale inferiore al 25 per cento di quello di quattro settimane fa; le altre città confermano anche se in misura ridotta questo trend discendente. Bisogna però prestare attenzione alla velocità con cui il contagio diminuisce: la discesa è lenta e c'è il rischio di una rapida risalita con la conseguenza che le limitazioni attualmente applicate debbano presto essere riattivate. Non va abbassata la guardia e bisogna prepararsi ad una sempre più probabile terza ondata".
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E su questa analisi preoccupata converge anche Ats Milano, che nell'ultimo report pubblica i grafici che mostrano le curve in discesa dell'Rt, dei ricoveri, degli accessi ai Pronto soccorso. Ribadendo però che in termini assoluti i numeri sono ancora alti e che la discesa dell'Rt c'è, ma non è più così rapida come nelle scorse settimane, quando si dimezzava ogni sette giorni. Da oggi, con la zona gialla, calano le restrizioni e la preoccupazione dei sanitari e degli epidemiologi è che le persone lo vivano come un liberi tutti, cosa che non potrà far altro che riportarci presto a curve in salita. Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarietà per chi non ha soldi per curarsi: Arci Milano, Medicina Solidale, Adl Cobas e Brigata Sanitaria Soccorso hanno allestito u n tendone in piazzale Baiamonti dove si fanno tamponi gratis ai poveri, grazie a una colletta online chiamata 'Tampone sospeso' , dove chi ha disponibilità economica regala il test a chi non ne ha. Iniziative simili sono in corso grazie all'Opera San Francesco e alla Fondazione Valter Longo, che lancia un appello a donare una 'Visita Sospesa' con donazione simbolica da 25 euro.
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