Escludendo che voglia puntare allo 0-0 al novantesimo, per poi affrontare i supplementari, l’Inter dovrà vincere. Il pareggio a reti inviolate dell’andata, quando in casa era il Milan, impone ai nerazzurri di giocare una gara in rimonta. In nome della regola della rete in trasferta che vale doppio, rottamata dalla Uefa ma non dalla Figc, in caso di pari con gol, in finale di Coppa Italia andrebbero infatti i rossoneri. Una prospettiva che spaventa la Milano interista, che nel 2003 perse la semifinale di Champions contro i cugini proprio per effetto di un doppio pari. E che al contempo impone un piano di gara perfetto a Simone Inzaghi e ai suoi.
Inter, Inzaghi: "E' ora di vincere un derby, vogliamo la finale"
I piani degli allenatori
L’Inter in stagione non è ancora riuscita a vincere un derby, pur avendone già giocati tre: “La squadra lo sa che non abbiamo vinto ancora un derby e domani c'è una grande occasione da sfruttare nel migliore dei modi. Ci sono stati tre derby in stagione, domani sappiamo che dobbiamo e vogliamo vincerlo", ha detto l’allenatore nerazzurro. Ma il tecnico rossonero, Stefano Pioli, sa che sulla regola del gol fuori casa non dovrà fare troppo affidamento, se non vuole rischiare di perdere: “"Il nostro modo di giocare contro l'Inter è sempre stato molto simile. Ciò non toglie che non sia facile non lasciare all'Inter situazioni favorevoli. Sarà importante avere qualità. Prevenire il pericolo, in sostanza".
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di
Enrico Currò
,
Luca Pagni
Il gioco delle coppie
Fra due squadre che si conoscono così bene, e che a un mese dalla fine della stagione si contendono i due più importanti trofei nazionali, la differenza la faranno i duelli in campo. Tanto l’Inter quanto il Milan hanno uno schema di gioco rodato e interpreti perfettamente calati nella parte. Saranno i singoli punti di incastro fra il 3-5-2 di Inzaghi e il 4-2-3-1 di Pioli a determinare il vincitore. E non di rado a risolvere i derby sono i campioni, dell’una e dell’altra squadra. Proprio in Coppa Italia, ai quarti di finale, lo scorso anno andò così. Nel ritorno, dopo lo 0-0 dell’andata, al gol di Ibra rispose Lukaku. A regalare la vittoria ai nerazzurri fu una splendida punizione di Eriksen al 97’.
Denzel e Theo, Brozo e Kessie
In fascia, Dumfries dovrà sapere contenere le sgroppate di Hernandez, una delle armi più pericolose del Milan. Ma vale anche il reciproco: l’olandese in campionato ha segnato 4 reti come il francese, e appena un assist in meno, 4 contro 5. Dall’altra parte del campo Calabria, sempre se sarà lui a giocare, dovrà vedersela con Perisic, uno dei giocatori più in forma dell’intera Serie A. Una sfida probabilmente meno spettacolare, ma di uguale intensità, sarà quella fra Brozovic e Kessie, schierato in posizione di “trequartista tattico” proprio per inceppare la macchina del gioco nerazzurra. Dall’altra parte, toccherà a Barella e all’ex rossonero Calhanoglu fare un super lavoro in pressing per disturbare la mediana milanista e dare una mano alla linea di difesa.
Difesa contro attacco
Per quanto riguarda i reparti di attacco delle due squadre, e di conseguenza le difese, l’Inter punterà a ingabbiare Olivier Giroud, che il 5 febbraio scorso nel derby di ritorno in campionato segnò una doppietta, lanciando il Milan in classifica e aprendo un mese e mezzo di crisi di risultati per l’Inter. Nel gioco delle coppie, il francese sarà curato da De Vrij. Bisogna capire come Inzaghi abbia progettato il meccanismo dei raddoppi, visto che Skriniar e Bastoni saranno impegnati rispettivamente su Leao e Messias. Dall’altra parte, Kalulu e Tomori dovranno vedersela con Dzeko e Lautaro, coppia imperfetta nell’assortimento, ma che in stagione ha segnato molto: 28 gol solo in campionato, più le coppe. Proprio a loro, l’allenatore nerazzurro chiede di fare la differenza.
Dove vedere Inter-Milan in tv
Il derby sarà visibile in chiaro su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity e Sportmediaset.it. Calcio d’inizio alle ore 21, supplementari previsti solo in caso di nuovo 0-0. Chi passa sfiderà la vincente della seconda semifinale tra Juventus e Fiorentina (in programma mercoledì a Torino, bianconeri avanti 1-0) nella finalissima dell’11 maggio all’Olimpico di Roma.
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