Proseguono i lavori legati al progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione dell'edificio Workout Pasubio, che ospiterà il Distretto delle imprese creative e rigenerazione urbana.
L'intervento ha un costo complessivo di 4 milioni e 377 mila euro finanziato da un accordo di programma con la Regione e dal bando Periferie.
Nei giorni scorsi c'è stato un sopralluogo al cantiere con l’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Tassi Carboni, il consigliere Giuseppe Massari, Giovanni Galli dell’associazione Amici Biblioteca San Leonardo, Andrea Maestri del gruppo Manifesto per San Leonardo, Gianluca Zoni del Comitato San Leonardo che verrà.
"Si tratta di un cantiere importante – ha spiegato Alinovi -, finanziato con oltre 4 milioni e 300 mila euro da Regione Emilia Romagna e Ministero. Il cantiere procede con una certa regolarità, nonostante le difficoltà dovute al reperimento dei materiali, ma in autunno prevediamo di ultimare i lavori. Parliamo di un grosso centro di aggregazione, un progetto significativo per vivacizzare il quartiere San Leonardo che ha bisogno di attenzioni e cure. Gli spazi ospiteranno un Caffè letterario, una piccola biblioteca di quartiere, spazi di coworking per studenti e lavoratori, spazi polifunzionali per iniziative come corsi di sport e ballo. Mentre la Sala Nervi diventerà una grande 'agorà' spazio adatto per ospitare un mercato coperto saltuario, concerti, convegni e attività culturali in senso ampio".
L'appalto è stato assegnato all'associazione temporanea di imprese Impresa Generale Spa e Technologica srl. L'intervento riguarda il recupero dell'ex fabbrica Manzini ed ex sede Centro Studi Archivio Comunicazione, nel quartiere San Leonardo, zona in cui si colloca, storicamente, la prima espansione industriale della città.
Il nuovo edificio ospiterà diversi spazi e funzioni, sperimentate anche negli usi temporanei, un punto di comunità con il caffè letterario, un punto prestiti con una piccola biblioteca a servizio del quartiere San Leonardo, spazi di coworking. La grande vela (Padiglione Nervi) diventerà una grande piazza coperta per eventi.
Il progetto segue un percorso partecipativo svolto nel 2014, promosso da Comune e Ordine Architetti, culminato, nel 2016, con un concorso per progettare la riqualificazione.
I locali, ribattezzati Wopa, sono stati utilizzati dall’associazione Workout Pasubio che ha dato avvio ad un'esperienza sperimentale di uso temporaneo, durata dal maggio del 2015 all'estate del 2019, che ha inteso unire attività economiche locali con l’interesse sociale e comunitario in un percorso collaborativo in continuità progettuale con enti e associazioni del quartiere.
Le nuove strutture – spiega il Comune – vogliono essere attivatori di nuove trasformazioni e valori e sono tutte caratterizzate dall’essere reversibili, indipendenti e distinguibili dall’edificio esistente, di cui ne arricchiscono la funzionalità.
Nel 1963 la ricostruzione dello stabilimento terminò con la realizzazione del Padiglione Nervi, dal nome dell’ingegner Pier Luigi Nervi che brevettò il particolare tipo di copertura a campata unica di grandissima dimensione.
Il padiglione è formato da una struttura in cemento armato costituita da un’ampia copertura a volta di sottile spessore, sorretta da quattro grandi archi che scaricano su pilastri. Il riuso costante del complesso sarà assicurato dalla possibilità di utilizzare gli ambienti in modo flessibile.
Il recupero prevede una torre landmark, punto di riferimento per l’ingresso e per il quartiere, con un nuovo atrio fulcro distributivo dell’intero complesso che può fungere da punto di sosta o collegamento verticale verso la Sala Nervi. Nella Manica Nord troveranno posto attività di laboratorio di analisi del territorio e biblioteca / emeroteca.
Il caffè letterario. Sarà un presidio centrale e strategico per la gestione generale del complesso e degli spazi comuni. Esso si amplia verso la Sala Carroponte garantendo così un controllo visivo sugli spazi di ingresso.
La Sala Carroponte, dal nome del carroponte in sesso presente, ospiterà diversi servizi. La Sala Nervi, considerata l’ambiente più interessante sotto l’aspetto volumetrico ed architettonico, viene lasciata libera a tutta altezza: ed è stata pensata per permettere l’installazione di pareti divisorie mobili che possono essere rimosse o aggiunte a seconda delle esigenze, plasmando la dimensione degli ambienti interni.
La nuova Sala Nervi diventa così una piazza coperta, con lo spazio centrale, lasciato appositamente vuoto, per ospitare a rotazione eventi di diverso tipo, come esposizione di arte / fotografia, spettacoli e concerti durante le ore serali.
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