Le tracce fisiche di quanto accaduto non ci sono più. Ma per Milano è difficile dimenticare ciò che accadde il 18 aprile di 20 anni fa. Alle 17,45 di quel giorno un piccolo apparecchio monomotore Rockwell Commander 112TC guidato dal pilota Luigi Fasulo si schiantò contro il 26esimo piano del Grattacielo Pirelli, il Pirellone progettato da Gio Ponti, sede della Regione Lombardia. Era l'aprile del 2002, ancora troppo fresco il ricordo degli attentati alle Torri Gemelle di New York: il panico vero si diffuse per la città, mentre dal grattacielo si sprigionavano le fiamme e tonnellate di detriti, polvere, carta invadevano le strade intorno alla stazione Centrale di Milano.
Nell'incidente, oltre a Luigi Fasulo, persero la vita due avvocatesse di Regione Lombardia che erano al lavoro proprio in quel piano, Alessandra Santonocito e Annamaria Rapetti. Oltre 60 i feriti.
A ricordare il triste anniversario il presidente della Regione Attilio Fontana: "Oggi ricorre il 20° anniversario della tragedia di Palazzo Pirelli. Il 18 aprile un aereo da turismo squarciò il ventiseiesimo piano del Grattacielo, provocando la morte di due avvocatesse della Regione Lombardia, Alessandra Santonocito e Annamaria Rapetti, e molte decine di feriti. Il ricordo di quei terribili momenti è ancora vivo".
Le indagini successive – nonostante dubbi e ipotesi di suicidio – portarono alla conclusione che la manovra sbagliata di Fasulo fu dovuta a una sua incapacità di gestire in modo adeguato la fase finale del volo, avendo poca dimestichezza con quella rotta (da Lugano era diretto a Linate) e avendo dato informazioni imprecise alla torre di controllo che cercò fino alla fine di deviare il monomotore per evitare lo schianto.
L'anno succesivo alla tragedia iniziarono i lavori di ristrutturazione e restauro al Pirellone, che si conclusero nel 2015. Al 26esimo piano, oggi, c'è un memoriale per le vittime del 18 aprile 2002.Come spiega il sito ufficiale della Regione, oggi il "Piano della memoria" è uno spazio "per raccontare e ricordare l'incidente del 18 aprile 2002, quando un velivolo da turismo si schiantò contro il 26° piano del grattacielo Pirelli, sede della biblioteca e dell'archivio dell'avvocatura. Il violento impatto fu letale per due dipendenti e provocò numerosi feriti, inoltre il piano fu inondato dall'acqua degli impianti antincendio scattati in seguito all'esplosione. Per l’opera di restauro venne istituito un gruppo di lavoro composto da storici, architetti, ingegneri ed esperti nelle specifiche materie per decidere i criteri d’intervento da adottare:si optò per un restauro conservativo, riprendendo le teorie di Gio Ponti per riportare il grattacielo alle originali aspirazioni. Il 26° piano è oggi lasciato vuoto nella parte centrale, dedicata alla memoria delle due vittime: attraverso i pannelli disposti davanti alla targa commemorativa è possibile ripercorrere la tragica vicenda".
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