New York Sono saliti sul palco della Mojave Tent di uno dei festival più attesi al mondo, davanti a migliaia di persone pazze di musica, "In nome del padre" ma anche in nome dell'Ucraina. Il primo brano è stato "Zitti e buoni" con cui hanno vinto Sanremo e l'Eurovision. Lo hanno fatto anche qui, "fuori di testa, ma diversi da loro", da star, nel Festival più cool del momento, non solo per la vasta platea di spettatori e la qualità degli artisti, ma perché da qui partono le indicazioni delle nuove tendenze musicali. Indio, contea di Riverside, California, il Coachella Festival non ha deluso e i Måneskin hanno colto al volo l'occasione per dare un'altra scossa alla loro corsa travolgente in giro per il mondo.
La band romana formata da Damiano David, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi si è esibita per quarantacinque minuti, quando ormai in Italia era mattina presto, nella serata conclusiva della tre giorni di musica, tornata a riempire il deserto californiano dopo due anni di lockdown per la pandemia. I Måneskin hanno suonato i loro brani più celebri, compreso "I Wanna Be Your Dog", "I Wanna Be Your Slave", "Mammamia" e "Gasoline", tributo alle vittime della guerra in Ucraina. Damiano l'ha presentato, citando il discorso sulla guerra di Charlie Chaplin ne "Il grande dittatore" e ricordando il "privilegio di vivere" mentre "bombe cadono su una città". Durante il brano, sul maxischermo alle spalle della band, è apparso brevemente il volto di Putin. Poi, il messaggio finale urlato dal cantante: "Free Ukraine, Fuck Putin". Damiano aveva un negligé di pizzo rosa trasparente a balze, che poi si è tolto durante il concerto ("pensavo facesse più fresco – ha detto, rivolto al pubblico – questo fottuto caldo"). Poi, poco prima di "Beggin'" è rimasto in outfit tipo bondage, con microshorts in pelle nera e bretelle borchiate, e ha rivolto un invito ai fans in perfetto inglese: "Se vedete una ragazza con le cosce più belle delle mie, fatemelo sapere".
Damiano ha chiesto se ci fossero italiani, e al boato del pubblico, ha scherzato: "Bene, sappiate che proveranno a saltare la fila". Risate, urla. Poi tanta musica, compreso un omaggio a Britney Spears. Al termine dell'esibizione, il cantante è sceso dal palco ed è andato sulle balaustre vicino al pubblico, inseguito dai fotografi. Nel backstage, qualche ora prima, gli artisti romani avevano parlato della loro ossessione per gli anni '70 e della missione per fare riportare in vita i fasti del rock 'n' roll in America. "Qui è fichissimo – ha commentato Damiano all'Independent – penso che sia uno dei posti più cool al mondo per suonare. Essere qui ci dà molta sicurezza". Alla domanda su come facessero a sopportare il caldo del deserto, Victoria aveva risposto: "Sto per svenire". Vi sentite, hanno chiesto loro, un peso il riportare il grande Rock negli Usa? "No, assolutamente – ha spiegato Damiano – anzi, ogni volta che ce lo ricordano noi siamo molto orgogliosi, ma non è il nostro scopo principale. Noi siamo una rock band che sta facendo molto bene, e siamo felici di questo, non ci sentiamo nessun peso". Alla domanda su cosa significasse essere una rockstar nel 2022, Damiano ha confessato: "Fare quello che vuoi senza preoccuparti del mercato, o di Twitter, o della gente che ti giudica". "Fare quello che vuoi – ha aggiunto Ethan Torchio – senza danneggiare nessun altro". Uno dei momenti più rock è stato quello dedicato all'Ucraina, con il passaggio al brano 'Gasoline': "Abbiamo scritto un sacco di musica in questi ultimi mesi – aveva spiegato nel backstage Victoria De Angelis – naturalmente questa fottuta situazione in Ucraina ci ha veramente colpiti. Abbiamo voluto usare la nostra posizione per spingere le persone a schierarsi per quello che è giusto e far sentire la gente aiutata e compresa. Vogliamo alzare la nostra voce per qualcosa che abbia un significato".
Poi la musica. La chiusura italiana è arrivata dopo tre giorni di alto livello, con le memorabili esibizioni, sabato, di Danny Elfman, che con i suoi 68 anni è stato l'artista più vecchio salito sul palco dominato dai giovani, e dal concerto di Billie Eilish, che aveva incantato il pubblico. Decine di migliaia hanno potuto seguire l'evento in streaming su YouTube grazie a una regia straordinaria, sia come immagini sia come tecnica di ripresa, qualcosa di simile a un docufilm musicale, soltanto che era tutto live. La distesa umana da concerti anni '70 ha rappresentato lo scenario perfetto per la band italiana. Ora per i Måneskin è tempo di tour in Nord America. Si erano già esibiti a Los Angeles, New York e Las Vegas, ma non hanno mai girato gli Stati Uniti in tournée. "Sono molto incuriosito – ha commentato Damiano – di vedere le diversità tra gli Stati, la gente lo dice sempre, ma come europei noi non riusciamo a comprendere bene la differenza tra la California e la Florida. Non vediamo l'ora di capirlo con i nostri occhi".
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