"Questa che celebriamo è una Pasqua di tenebra. Tenebre rappresentate dalla guerra e dalle tante guerre. Tenebre per le tante famiglie in difficoltà. Ma oggi, come nella Resurrezione, celebriamo la luce che squarcia il male, attraverso il bene". Lo ha detto l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, presenziando al grande pranzo pasquale all'Opera Cardinal Ferrari.
Dopo gli ultimi due anni gravemente colpiti dall'emergenza sanitaria, anche questa Pasqua giunge in un momento storico fortemente scosso dalla guerra in Ucraina, al quale si accompagnano le pesanti conseguenze legate ai rincari che stanno mettendo in ginocchio le famiglie e stanno portando a un drammatico aumento della povertà.
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di
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E per la Pasqua 2022, Opera Cardinal Ferrari ha aperto le porte a oltre 140 persone per godere di un prezioso momento di convivialità e condivisione: i Carissimi dell'Opera (le persone sole e senza fissa dimora che frequentano abitualmente il Centro Diurno) le tante famiglie che vivono in condizioni di povertà, i tanti volontari (Seminatori di Gioia come li chiamava il Cardinal Ferrari), che consentono ad Opera Cardinal Ferrari di portare avanti la propria missione a favore delle persone più fragili e deboli.
Senza dimenticare i numerosi rifugiati ucraini che, dallo scoppio della guerra lo scorso 24 febbraio, Opera Cardinal Ferrari ha accolto presso le proprie strutture di residenzialità sociale. Presenza preziosa anche quest'anno quella dell'Arcivescovo di Milano, monsignor Delpini, che ha presieduto la tavola pasquale a testimonianza del suo grande affetto per Opera. Presenti anche diverse autorità milanesi, tra cui l'Assessore per lo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini.
Delpini: "Questa che stiamo celebrando è una Pasqua di tenebra"
"Questa che stiamo celebrando è una Pasqua di tenebra. Tenebre rappresentate dalla guerra e dalle tante guerre. Tenebre per le tante famiglie in difficoltà. Ma oggi celebriamo, come nella Resurrezione, la Luce. Luce che squarcia il male, attraverso il bene. Così come accade quotidianamente da oltre cent'anni in Opera Cardinal Ferrari. Ai volontari, agli operatori, ai Carissimi va il mio sincero augurio di Buona Pasqua" ha affermato monsignor Delpini.
"Un clima di famiglia – ha sottolineato il presidente della onlus, Pasquale Seddio – è quello che da oltre 100 anni vogliamo che si respiri al nostro pranzo di Pasqua per far giungere accoglienza e clima di festa ai più poveri ed emarginati, a coloro che soffrono l'isolamento e la mancanza di risorse in questi tempi difficili. Qui si sentono a casa, protetti e amati e il nostro impegno è quello di non farli sentire mai scartati e sempre accolti".
Per il secondo anno consecutivo di pandemia, Opera Cardinal Ferrari ha assistito oltre 1.000 persone ed in particolare 159 senza dimora over 60 anni che frequentano 365 giorni all'anno il Centro Diurno e 273 famiglie (835 assistiti di cui 346 minori) in condizioni di grave povertà che ricevono i pacchi-viveri. Il fulcro delle attività è realizzato dal volontariato: 200 volontari consentono ad Opera di portare avanti la propria missione a favore delle persone più fragili e deboli.
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