Un messaggio di pace con un chiaro riferimento alla guerra in Ucraina. A Taormina, nella centralissima piazza IX Aprile, quella del belvedere, all'interno della chiesa di San Giuseppe, il parroco Carmelo Lupò ha esposto una statua di Gesù sdraiato e avvolto da divise militari. Quell'immagine di Cristo coperto dalle mimetiche ha diviso i fedeli ma è stata apprezzata soprattutto dai turisti. L'idea di rappresentare Gesù come un martire di guerra è nata per contestualizzare la passione di Cristo con il conflitto in Ucraina. Il tutto all'interno del percorso di riflessione intitolato "Il tempo delle spine" che vede le chiese di Taormina declinare il tema in modi differenti: "spine di angoscia" nella Cattedrale, "spine per le donne" nella chiesa del Varò, "spine di fame" nella chiesa di Santa Caterina, "spine per gli orfani" nella chiesa Sant'Antonio, "spine di tortura" nella chiesa di Santa Domenica, "spine per i profughi" nella chiesa di San Pancrazio, "spine per il creato" nella chiesa di Sant'Antonio Abate, "l'attesa tra le spine" al Santuario della Madonna della Rocca. Nella chiesa di San Giuseppe, hanno voluto legarsi al tema della guerra. "Il titolo relativo alle spine – ha commentato padre Carmelo Lupò – fa riferimento al filo spinato delle barricate delle guerre e alla corona di spine di Gesù".
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