MILANO – Le compagnie aeree mondiali messe in ginocchio dalla pandemia sfoderano l’arma finale nella loro titanica lotta contro il Covid: il pannolone usa e getta. A cavare il coniglio dal cilindro ci hanno pensato le autorità dell’aviazione cinese che hanno pubblicato qualche giorno fa il sesto aggiornamento delle ”Prescrizioni tecniche per la prevenzione epidemiologica e la sicurezza degli aerei”. Le pagine del volumetto sono fitte di consigli di buonsenso che ci sentiamo ripetere da mesi: “L’equipaggio di bordo deve indossare nei viaggi da e per i paesi più a rischio le mascherine Fpp2, guanti medici a doppio strato, occhiali, cappello, copriscarpe e tute protettive usa e getta”. A queste disposizioni presenti in tutte e cinque le edizioni precedenti ne è stata però aggiunta un’altra: “Si raccomanda a hostess e steward di indossare pannoloni monouso e di non usare i bagni di bordo a meno di circostanze eccezionali”. Una precauzione obbligatoria in tutte le rotte verso nazioni dove i contagi superano i 500 ogni milione di abitanti.
Un eccesso di zelo? Mica tanto. Le toilette a bordo, in effetti, sono uno dei potenziali talloni d’Achille della sicurezza sanitaria in volo. A sostenerlo, ad esempio, è uno studio del Soonchunhyang University College di medicina di Seoul che ha passato ai raggi X tutti i passeggeri del volo da Milano alla capitale coreana dello scorso marzo che ha evacuato 300 persone dal nostro paese in un momento in cui il Nord Italia era in piena emergenza coronavirus. Tutti i passeggeri erano stati testati con cura prima dell’imbarco (a 11 era stato rifiutato l’ingresso a bordo) ma all’arrivo ben sei erano stati trovati positivi anche se asintomatici. E una signora di 28 anni messa in quarantena si era infettata otto giorni dopo. Il contagio, hanno concluso i medici, poteva essere partito solo a bordo. La paziente però era a tre file di distanza dall’asintomatico più vicino. E l’unico momento in cui la paziente non aveva indossato la mascherina N95 era stato in bagno.
Il rischio toilette è chiaro anche alle authority mondiali. L’Icao, l’organizzazione dell’aviazione civile internazionale – pur ribadendo più volte l’altissimo grado di sicurezza dei viaggi in aereo – ha raccomandato lo stesso alle compagnie di ridurre al minimo l’uso dei sevizi igienici e, se possibile, di riservarne uno all’equipaggio. L’aerolinea giapponese Ana sta sperimentando un nuovo modello di Wc in cui gran parte delle operazioni-base possono essere fatte usando solo il gomito. La Boeing ha rilanciato e potrebbe mettere presto in servizio un suo modello ipertecnologico dove ad ogni utilizzo si procede a una disinfezione completa a base di raggi ultravioletti. In attesa dell’arrivo salvifico di queste diavolerie hi-tech, la sicurezza dell’equipaggio (almeno in Cina) è stata affidata a un rimedio molto old-economy: quel pannolone salvavita che – per il momento – pare essere l’arma più efficace per evitare i contagi in bagno.
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