Stefano Puzzer, leader delle proteste 'no Pass' iniziate lo scorso ottobre a Trieste per poi svilupparsi anche in altre città italiane, è stato licenziato per giusta causa dall'Agenzia per il lavoro portuale di Trieste. Lo ha comunicato lo stesso Puzzer con una diretta su Facebook. L'azienda ha preso la decisione dopo aver inviato a Puzzer una serie di lettere di contestazione, invitandolo a tornare al lavoro perché guarito dal Covid e dunque in possesso di Green Pass. La prima preoccupazione, ha detto Puzzer, "è stato come comunicarlo alla mia famiglia. Sapevo che era una cosa cui sarei andato incontro. Sono orgoglioso di quello che ho fatto io, i miei colleghi, i cittadini di Trieste nelle varie aziende. Questa è una conseguenza del fatto che siamo puri, che crediamo nei nostri diritti e non ci piegheremo mai a questo sistema marcio. Non siamo ricattabili".
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"Mi batterò – ha aggiunto Puzzer – con tutte le mie forze contro la decisione dell'azienda. Non possono permettersi di portarmi via la casa. Sono un lavoratore portuale e prima o poi tornerò a fare il lavoratore portuale". Infine, Puzzer ha affermato: "Noi abbiamo fatto sempre tutto a fin di bene. Voi mi avete dato questo uovo di Pasqua e io vi darò la sorpresa. La gente come noi non molla mai, ne vedremo delle belle. Voglio bene anche a voi che mi avete licenziato".
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