ROMA – Il primo esemplare della Bentley Serie T, modello entrato in produzione nel settembre del 1965, si prepara a tornare al suo antico splendore. Dopo essere rimasta chiusa in un deposito la vettura con il telaio numero uno è stata ritrovata e avviata a una importante opera di accurato restauro. Nonostante fossero passati circa quindici anni dal suo ultimo utilizzo, il generoso propulsore V8 di 6.230 cc da 225 Cv è riuscito ad avviarsi e anche il cambio ha dimostrato di essere in buone condizioni nonostante il lungo riposo.
La Serie T fece il suo esordio per la prima volta al Salone dell’auto di Parigi il 5 ottobre 1965 ed era significativamente diversa dal precedente modello, S-Type. In particolare, la Serie T fu la prima vettura della casa di Crewe a utilizzare un metodo di costruzione unitario, con l’impiego di una monoscocca al posto della tecnica di telaio e carrozzeria separati di tutte le precedenti Bentley. Inoltre la lussuosa berlina venne equipaggiata con supporti in gomma “Vibrashock” sviluppati ad hoc per isolare il rumore della strada e le vibrazioni. Il motore V8 fu originariamente progettato nel 1959 e montato sulla Bentley S2 e al tempo raggiungeva il più alto rendimento specifico per peso di qualsiasi auto di produzione nel mondo, con 2,7 lb/Cv (1,2 kg/Cv). Grazie alle sue tecnologie, il propulsore permetteva alla Serie T di raggiungere la ragguardevole velocità massima di 185 km/h e, nonostante la mole della grande berlina lunga 517 cm e con un peso di 2.103 kg in ordine di marcia, di scattare da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi.
E pensare che questo motore all’epoca venne considerato eccessivamente ingegnerizzato, ma poi, proprio grazie alla sua forza intrinseca, all’affidabilità e al potenziale di sviluppo, lo portarono a diventare il motore principale di Bentley per i successivi 50 anni. Quando il propulsore concluse la sua onorata carriera, forniva più del doppio dell’originaria potenza e tre volte la coppia, producendo il 99% di emissioni in meno. Nell’ottobre del 2016, un gruppo di apprendisti ha iniziato il processo di ripristino della serie T del 1965 con il Vin 001, partendo con la rimozione delle finiture e il ricondizionamento della carrozzeria, cominciando così il suo percorso per tornare in servizio attivo. Dopo i preparativi iniziali, il lavoro è stato però sospeso a causa di altre priorità ma ora, grazie a una rinnovata attenzione allo sviluppo della Heritage Collection, l’auto è pronta riprendere il lavoro di restauro che richiederà almeno 18 mesi.
Una volta tornata al suo originale splendore, con livrea Shell Grey e interni in pelle nella tonalità blu, l’auto si unirà alla Heritage Collection di Bentley, la collezione di vetture stradali che sta diventando sempre più ampia e che insieme testimoniano i 103 anni della storia dell’iconico brand. Diventato di proprietà di Bentley Motors il primo esemplare della Serie T, di cui ne furono prodotti 1.868 esemplari, sarà portato in giro per il mondo negli eventi dove è prevista la presenza della Heritage Collection.
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