Stangata per Antonio Infantino. Il velocista della nazionale italiana di atletica leggera è stato squalificato per 3 anni a seguito della positività al doping riscontrata il 27 giugno del 2021. A causa della pesante squalifica, il due volte campione italiano dei 200 metri e azzurro alle Olimpiadi di Tokyo non potrà tornare alle gare prima del 14 dicembre 2024. Il provvedimento della misura cautelare era infatti scattato il 15 dicembre scorso.
Violati due articoli
Infantino è stato più volte in nazionale e titolare della 4×100 in passato, prima dei Giochi Olimpici. All’azzurro, atleta di origini britanniche e da alcune stagioni tesserato per l’Athletic Club ’96 di Bolzano, sono stati contestati due articoli del Codice antidoping, il 2.1, ovvero ”la presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’atleta”, e il 2.2, ovvero ”l’uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito da parte dell’atleta”. Con ogni probabilità il Infantino presenterà ricorso, intanto però sarà costretto a saltare i prossimi appuntamenti in programma.
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