MILANO – Da una parte il pugno duro, con un “whatever it takes” (faremo tutto il necessario) teso a stabilizzare l’inflazione intorno al 2%; dall’altra un viso da colomba, rappresentato da maggiore flessibilità nella politica monetaria visto che la guerra in Ucraina sta provocando un sensibile rallentamento della crescita economica. Sono questi i due volti dominanti e opposti che ha mostrato Christine Lagarde, numero uno della Bce, accolti positivamente dai mercati.
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