PARIGI – “Sono due anni che parliamo di ritorno alla normalità, allora questa volta preferisco non dirlo” scherza Thierry Frémaux. Soddisfatto di vedere il festival di Cannes tornare nelle date canoniche di maggio (17-28), il delegato generale prepara un'edizione attraversata dalla guerra in Ucraina ma anche dalla politica francese. La conferenza stampa è stata organizzata nel mezzo dell'elezione presidenziale, con il mondo della cultura che s'interroga sulla necessità di fare
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