ROMA – Va a gonfie vele il mercato delle bici con numeri che sono ancora da record con 1.975.000 pezzi venduti durante il 2021.
Le stime annuali diffuse da Ancma (Associazione Ciclo Motociclo Accessori) entrano nel dettaglio: 1.680.000 sono le biciclette tradizionali che segnano una flessione del 3%, mentre le e-bike continuano la loro crescita con 295 mila unità che significa un 5 per cento in più sul 2020. “Un risultato molto positivo – ha commentato Paolo Magri, presidente di Ancma – raggiunto in assenza degli incentivi all’acquisto, che avevano contribuito al considerevole dinamismo della domanda post-lockdown nel 2020. La bicicletta è un elemento che esige di essere valorizzato dal punto di vista culturale – ha aggiunto il numero uno dell'associazione – e per il quale continuiamo a ritenere necessario un passaggio dalla logica di incentivi all’acquisto a una visione corale di incentivi all’utilizzo fatta, ad esempio, di maggiori investimenti sulle ciclabili, la sicurezza degli utenti e la promozione internazionale dell’Italia come meta cicloturistica”.
Aumentano a doppia cifra anche i dati che riguardano l’export, sia delle biciclette normali (+21%) che delle e-bike (+56%) per un valore complessivo di 418 milioni di euro (+ 45%), mentre ancora più significativo è il valore dell’export di parti e componenti, che arriva a un totale di 528 milioni di euro (+36%). Una tendenza, quest’ultima, che consolida la tradizionale eccellenza produttiva italiana di selle, gruppi, telai, ruote per bici di alta gamma.
Cresce, infine, anche il valore complessivo dell’import – segno dell’impennata della domanda interna e dell’influenza delle dinamiche internazionali sulle scorte di componenti delle aziende assemblatrici di biciclette. (f.p.)
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