Tra le misure previste dal decreto energia, nato per mitigare l'aumento dei costi di gas e petrolio, ce ne è una in particolare che rischia di diventare un boomerang per la sanità pubblica: una deroga alla quantità di rifiuti che i cementifici possono bruciare in sostituzione ai combustibili fossili per produrre energia. Se questi impianti rientrano già normalmente tra le attività industriali in assoluto più inquinanti, la loro pericolosità aumenta significativamente quando sono alimentati dai rifiuti.
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