I segni che il Covid può lasciare sui corpi sono tanti e anche in punti insospettabili. Certo viene facile pensare al sistema respiratorio, ma il post Covid e il long Covid coinvolgono più o meno direttamente l'intero organismo, articolazioni comprese, con problemi che possono diventare cronici. Per questo il Roi – Registro degli osteopati d'Italia lancia una settimana di visite gratuite a chi è stato vittima del Long Covid o ha problemi peggiorati in seguito al lockdown e alle varie restrizioni: dal 18 al 24 aprile si apriranno le porte di 100 studi a Milano e 198 in tutta la Lombardia. L'operazione CronOs (cronicità e osteopatia) vuole nformare i cittadini sul supporto che l'osteopatia può offrire a chi presenta disturbi cronici. Basta andare sul sito cronos.roi.it, scegliere, anche con una mappa, un osteopata e prenotare.
È la seconda edizione di CronOs, che l'anno scorso nacque per cercare di alleviare le sofferenze di gente costretta dentro casa. "Già allora – spiega Silvia Ratti, responsabile del progetto per Milano e Lombardia- notammo rispetto alle classiche situazioni dei nostri pazienti un numero ben maggiore di dolori articolari e di mialgie, dovuto a una forzata immobilità in casa, alla mancanza di passeggiate, escursioni e pedalate, a posture scorrette, magari di chi scrive al computer stando sdraiato sul divano e non seduto alla scrivania. Ora naturalmente aspettiamo di vedere chi approfitterà di queste visite gratuite, ma la situazione certamente non sarà migliore".
Ora che la pandemia sta, se non passando, attenuandosi, lascia comunque in molti strascichi come astenia, mialgie, artralgie, debolezza generale, dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso. "Noi osteopati – prosegue Silvia Ratti – possiamo fare la nostra parte, che è quella di curare i sintomi e non il problema che li causa, ma comunque non è poco. La zona muscolo-scheletrica e le articolazioni sono di particolare importanza in una persona, soprattutto considerato che, a Milano come in Italia, il problema principale è la lombalgia e che l'età media di chi ci troviamo di fronte è sempre più bassa. Una volta questi erano problemi sostanzialmente degli anziani, adesso riguardano tranquillizzante i 40 e i 50enni. E i dolori sono più intensi che in passato, anche perché spesso compaiono e si stabilizzano, diventando cronici. Proprio qui noi osteopati possiamo intervenire in modo efficace, e anche i milanesi l'hanno capito: l'anno scorso per la prima edizione di CronOs le chiamate furono tardissime, stavolta ci aspettiamo anche di più".
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