ROMA – Università in prima linea per lo sfruttamento economico delle invenzioni realizzate da ricercatori e professori: spetterà a loro, e non più agli autori, promuovere la registrazione dei brevetti e la ricerca di aziende interessate a farne un uso produttivo. Il disegno di legge di riforma del Codice della Proprietà industriale, messo a punto dal ministero dello Sviluppo Economico, approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri, prevede infatti il ribaltamento del professor priviledge, cioè del diritto di professori e ricercatori allo sfruttamento economico delle invenzioni prodotte nell’ambito del loro rapporto di lavoro con l’università, o con un ente di ricerca.
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