Il mondo "crede di ottenere la pace attraverso la forza, con le conquiste e con varie forme di imposizione. Questa pace, in realtà, è solo un intervallo tra le guerre". Lo ha detto Papa Francesco all'udienza del meroledì in Vaticano. Durante l'udienza generale, dedicata oggi nella Sala Nervi al tema "La pace di Pasqua", papa Francesco ha ricordato come sia "sempre attuale un grande racconto di Dostoevskij, la cosiddetta Leggenda del Grande Inquisitore". Si narra di Gesù "che, dopo vari secoli, torna sulla Terra, è una leggenda – ha proseguito -. Subito è accolto dalla folla festante, che lo riconosce e lo acclama. Ma poi viene arrestato dall'Inquisitore, che rappresenta la logica mondana.
La leggenda dell'Inquisitore
"Questi lo interroga e lo critica ferocemente – ha rievocato il Pontefice -. Il motivo finale del rimprovero è che Cristo, pur potendo, non ha mai voluto diventare Cesare, il più grande re di questo mondo, preferendo lasciare libero l'uomo anziché soggiogarlo e risolverne i problemi con la forza. "Avrebbe potuto stabilire la pace nel mondo – ha aggiunto Francesco -, piegando il cuore libero ma precario dell'uomo in forza di un potere superiore, ma non ha voluto. 'Tu – dice l'Inquisitore a Gesù -, accettando il mondo e la porpora dei Cesari, avresti fondato il regno universale e dato la pace universalè (I fratelli Karamazov, Milano 2012, 345); e con sentenza sferzante conclude: 'Se c'è qualcuno che ha meritato più di tutti il nostro rogo, sei proprio Tu (348)".
"L'inganno che ri ripete nella storia"
"Ecco l'inganno che si ripete nella storia – ha sottolineato Francesco -, la tentazione di una pace falsa, basata sul potere, che poi conduce all'odio e al tradimento di Dio". Alla fine, ha concluso, "l'Inquisitore vorrebbe che Gesù gli dicesse qualche cosa, magari anche qualche cosa di amaro, di terribile". Ma Cristo reagisce con un gesto dolce e concreto: "Gli si avvicina in silenzio, e lo bacia dolcemente sulle vecchie labbra esangui"
"L'aggresione dell'Ucraina un oltraggio a Dio"
E sull'Ucraina il Santo Padre è stato esplicito: "L'aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua, un preferire al suo volto mite quello del falso dio di questo mondo".
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