AGI – Il contagio da coronavirus aumenta la possibilità nei pazienti di accusare la sindrome di Guillan-Barré. La scoperta arriva da Ravenna dove una paziente, alcune settimane dopo essere guarita dal Covid, è stata ricoverata per una forma di tetraparesi rapidamente progressiva, cioè la perdita di forza ai quattro arti.
La correlazione emersa per la prima volta al mondo
La donna è stata curata dal personale del reparto di Neurologia dell'ospedale di Ravenna, dove, per la prima volta al mondo, è emersa la correlazione tra il Covid e la malattia che porta a un'infiammazione dei nervi periferici. La paziente è trattata con successo con una terapia a base di immunoglobuline, poi indirizzata a un percorso riabilitativo.
Il lavoro d'equipe coordinato da Pietro Querzani, coi colleghi Matteo Foschi, Marina Padrona e due specializzandi, ha permesso la pubblicazione di un articolo scientifico su una testata di rilievo internazionale permettendo, assieme alla clinica universitaria di Ulm in Germania, e di elaborare un profilo clinico della sindrome di Guillan-Barré Covid associata.
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