“Senza andare a scuola, mio figlio sta regredendo”. È il grido di dolore della mamma di Luca, il bambino autistico di sei anni che non va più a scuola da fine marzo, cioè da quando sono saltate fuori delle frasi offensive all’interno di una chat che le maestre e l’assistente di sostegno avevano aperto per delle comunicazioni sul piccolo alunno, iscritto alla materna di un istituto comprensivo in zona Prenestina.
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