MILANO – Le Borse europee partono in decisa flessione con l'attenzione degli investitori ancora centrata sul tera dell'aumento dei prezzi. Oggi l'attesa è tutta per l'aggiornamento sull'inflazione Usa a marzo, con il mercato che si attende un rialzo su base annua dell'8,4%, dal 7,9% precedente e un +1,1% di crescita su base mensile. La fiammata dei prezzi e i possibili riflessi sulle banche centrali continuano a spingere al rialzo i rendimenti, con il decennale Usa oltre il 2,8%, ai massimi dal 2018. Un boom che non risparmia nemmeno l'Europa. In mattinatalo spread tra Btp e Bund si allarga, rispetto alla chiusura di ieri, a 165,9 punti con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 2,49 per cento.
La folle corsa dell'inflazione
di
Vittoria Puledda
,
Raffaele Ricciardi
L'Europa parte quindi come detto in calo. Milano perde l'1,18%, Londra lo 0,82%, Francoforte l'1,74% e Parigi l'1,34%. Sotto i riflettori Atlantia, dopo che ieri si sono inseguite indiscrezioni su un imminente opa da parte del tandem Edizione-Blackstone finalizzata al delisting da Piazza Affari. In Asia, Tokyo chiude in calo. L'indice di riferimento Nikkei perde l'1,81% mentre si sono mossi in segno opposto i listini cinesi.
Sul mercato valutario lo yen prosegue la fase di indebolimento, assestandosi ai minimi da giugno 2015 al cambio col dollaro, a quota 125,60, e a un valore di 136,40 sull'euro. IN calo a 1,08 invece il cambio euro/ dollaro
Trale materie prime, il petrolio sale all'avvio dei mercati: il Wti passa di mano a 96,56 dollari al barile (+2,41%), mentre il Brent è a 100,73 dollari con un progresso del 2,28%). IN crescita anche i prezzi del gas: i future tratatti ad Amsterdam si muovono in crescita a 103,30 euro al megawattora, in rialzo del 3,16 per cento.
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