Ha tinte di intrigo internazionale, seguito attentamente sia a Washington che a Pechino, la crisi politica apertasi ad Islamabad, che ha visto il carismatico Primo Ministro Imran Khan accusare direttamente gli Stati Uniti di averlo fatto fuori. Imran ha perso la fiducia in Parlamento per due voti, lasciando campo libero ad una composita opposizione in attesa delle elezioni generali entro sei mesi, periodo che sarà particolarmente turbolento a giudicare dai moti spontanei che hanno portato milioni di pakistani a scendere in piazza a sostegno di Imran contro la "cospirazione americana".
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