KIEV – Volodymir Grotzov è nato in Russia, è cresciuto in Russia e della Russia odia tutto. Un disprezzo viscerale, che è politico e culturale insieme. "Un Paese che non dovrebbe proprio esistere. La cosiddetta Moscova, il cuore dell'impero, è il cancro di una intera nazione". Questo pensiero che oggi ripete con calma seduto alla mensa del Battaglione Oun dei nazionalisti ucraini è il medesimo che sette anni fa lo ha spinto a una scelta definitiva: imbracciare il fucile e puntarlo contro uomini che parlano la sua stessa lingua e hanno lo stesso passaporto.
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