AGI – È in calo l'affluenza alle urne al primo turno delle elezioni presidenziali francesi rispetto alla precedente tornata nel 2017. Alle 12:00 l'affluenza era del 25,5%, tre punti in meno rispetto al 2017 (28,5%).
Se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta – 50 per cento più uno degli aventi diritto – i due candidati maggiormente votati accederanno al secondo turno, in programma domenica 24 aprile.
Sono in corsa dodici candidati: Emmanuel Macron, Marine Le Pen, Eric Zemmour, Valerie Pecresse, Jean Luc Melenchon, Anne Hidalgo, Yannick Jadot, Philippe Poutou, Fabien Roussel, Nathalie Arthaud, Jean Lassalle e Nicolas Dupont Aignan. I più accreditati dai sondaggi per il ballottaggio sono il presidente uscente e la leader del Rassemblement National.
Potranno votare tutti i cittadini francesi che hanno almeno 18 anni e sono iscritti nelle liste elettorali. In tutto si tratta di 48,7 milioni di persone, 1,4 milioni delle quali residenti all'estero. Chi compie 18 anni tra il 10 e il 24 aprile potrà esprimere la propria preferenza solo al secondo turno.
Può far valere il proprio diritto di cittadino anche chi è positivo al Covid-19. Il protocollo sanitario messo a punto dal governo prevede infatti che non possa essere chiesta agli elettori una prova di avvenuta vaccinazione né il certificato di un test negativo.
Nella giornata di domani i seggi saranno aperti dalle 8 alle 19 in tutto il paese, ma in alcune grandi città – Parigi, Lione, Marsiglia, Rennes, Tolosa, Grenoble, Nantes e Bordeaux – si potrà votare fino alle 20.
Nel calcolo delle preferenze espresse non vengono considerate le schede bianche e le schede nulle. I primi exit poll saranno divulgati dai media a partire dalle 20 del 10 aprile, dopo la chiusura delle urne. Il ministero dell'Interno comunicherà i risultati ufficiali la stessa sera, dopo le prime informazioni inviate dai seggi. A partire dalla mezzanotte di venerdì 8 aprile comincerà il silenzio elettorale. I candidati non potranno più essere intervistati e non potranno più fare campagna fino alla proclamazione dei risultati del primo turno. Lo stesso divieto vale per la pubblicazione dei sondaggi.
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