Il sindaco de Magistris è salvo per un voto. Dopo una maratona di quasi 18 ore in consiglio comunale, passa il bilancio di previsione 2020-2022. Favorevoli 19, contrari 18: questo il verdetto dell'aula alla 3.45 di notte. Si salva il sindaco con la sua giunta, ma si salvano anche consiglieri di maggioranza e opposizione: perché si evita il commissariamento dell'ente e lo scioglimento del consiglio comunale che sarebbero scattati con la mancanza approvazione del documento contabile.
Determinante il sì espresso dalla consigliera di opposizione Anna Ulleto, ex Pd, che si sospese nel 2016 dal partito perché indagata per voto di scambio. E determinanti due assenze al momento del voto: Salvatore Guangi di Forza Italia e il consigliere Domenico Palmieri, eletto all'opposizione con Napoli popolare e legato all'ex governatore Stefano Caldoro.
Dopo una intera giornata vissuta sul filo, con de Magistris in bilico, senza i voti sufficienti per superare l'esame del bilancio, la situazione si ribalta alle 2 di notte: Nino Simeone, consigliere eletto nel 2016 col sindaco ma candidato alle Regionali con la lista di "De Luca presidente", si sente male. Arriva il 118, preoccupazione in aula perché a settembre Simeone ha subito un delicato intervento al cuore. Si sospende la seduta, Simeone abbandona l'aula su una sedia a rotelle: aveva annunciato il suo voto contrario. Con il No di Simeone, i contrari sarebbero stati 19, lo stesso numero dei favorevoli e il bilancio non sarebbe passato. La seduta riprende poco dopo le 3 e in mezz'ora la maggioranza porta a casa il risultato.
"Sono molto contento per la città – dichiara al temine dei lavori de Magistris – Dopo il sindaco di strada credo che questo sia stato il momento più difficile. Non era facile con ben 8 consiglieri eletti grazie a me che nel frattempo sono passati dall'altra parte". Sul voto a favore di Ulleto, coinvolta in indagini per voto di scambio, l'ex pm commenta: "Chi ha votato Sì non l'ha fatto per interesse personale, ma per amore di Napoli. Il vero squallore politico di questa vicenda è rappresentato dai traditori che con questo voto sono stati messi all'angolo. Lo scandalo è chi tradisce, non chi ha evitato il commissariamento e la spallata eterodiretta da un altro palazzo. Mi riferisco ai consiglieri che eletti con me con grande pervicacia hanno votato contro. È legittimo perché in democrazia si può cambiare, però è anche eticamente e politicamente riprovevole. Ringrazio l'area di moderati del centrodestra che sono stati responsabili. E non c'è un accordo, nessun segreto. Abbiamo fatto un grande lavoro politico. Il risultato è più largo dei numeri: perché il clima che si è creato prefigura un rafforzamento della maggioranza".Original Article
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