Maurizio Bettini nel rimarchevole volume Roma, città della parola. Oralità Memoria Diritto Religione Poesia (Einaudi) affronta e porta a felice compimento un’impresa apparentemente impossibile: ricostruire la storia del mondo antico romano non solo leggendo le fonti, le iscrizioni, i documenti, i testi normativi, ma studiando la parola parlata.
Così facendo cambia completamente la prospettiva esegetica anche di fenomeni e personaggi noti e ben scrutinati, solo inducendoci a vedere le cose da un angolo di visuale ribaltato, forse ovvio ed evidente ma a condizione di accorgersene.
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