Per un litorale spesso associato alla movida e al turismo di massa è una scelta ambientalista coraggiosa: Barcellona ha deciso di vietare il fumo su tutte le spiagge della città, in ogni periodo dell'anno. La decisione della sindaca, Ada Colau, arriva a un anno dall'avvio del progetto per ridurre i rifiuti e salvaguardare la salute dei cittadini. Si era partiti con il divieto su quattro spiagge di Barcellona, ma oggi il consiglio comunale nell'annunciare l'apertura della stagione balneare ha reso noto che non si potrà fumare su tutto il litorale di pertinenza del comune, cinque chilometri di spiagge in tutto.
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Al divieto il Comune abbina un piano di controllo che prevede nella prima fase una campagna di informazione tra aprile e giugno, in cui più che proibire e comminare multe si comunicheranno al pubblico i benefici ambientali e sanitari che derivano da spiagge senza fumo e senza mozziconi di sigaretta. Da luglio il divieto entrerà in vigore, con controlli ad opera della Direzione delle Spiagge e dell'Agenzia di Salute Pubblica di Barcellona (ASPB).
Il Comune di Barcellona ha fatto sapere che grazie al divieto imposto nel 2021 sulle spiagge di Sant Miquel, Somorrostro, Nova Icària e Nova Marbella il numero di fumatori è stato fino a sette volte inferiore sugli arenili interessati. La multa prevista per i trasgressori è di 30 euro, ma l'assessore alla transizione ecologica, Eloi Badia, ha detto che la scorsa etstae nessuno è stato sanzionato: "Tutti hanno capito perfettamente e abbiamo dovuto solo avvertire alcuni fumatori distratti di spostarsi sul lungomare per fumare".
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Per promuovere la mobilità sostenibile l'anno scorso il Comune ha completato l'installazione di rastrelliere per biciclette sul 100% delle spiagge e continuato con le opere per aumentare la resilienza dell'arenile metropolitano. Tra le azioni intraprese, la sospensione dell'aratura delle spiagge, che porta a perdita di sabbia, la manutenzione e il consolidamento dei sistemi dunali e la modifica del calendario di collocazione degli arredi e delle attrezzature. L'obiettivo è di aiutare il recupero della biodiversità di questi spazi e di aumentare la qualità del paesaggio. Durante la primavera è stato anche attuato un intervento massiccio di rimozione delle specie vegetali invasive, per un totaledi oltre 4.600 kg delle specie Arctotheca calendula, Carpobrotus (da noi noto come "unghia di strega") e Yucca aloifolia.
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