La stampa tedesca, per la precisione la Sueddeutsche Zeitung, uno dei quotidiani più importanti della Germania, nell'edizione dell'8 aprile dedica un ampio articolo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio raccontandone la metamorfosi: da populista a uomo di garanzia degli attuali equilibri geopolitici.
Nell'analisi firmata da Oliver Meiler si legge che Di Maio "si sta emancipando abilmente dai populisti", condannando con fermezza la Russia e il suo presidente, Vladimir Putin, per la guerra contro l'Ucraina. Una posizione espressa sempre con chiarezza, anche ''in maniera più drastica'' del presidente del Consiglio, Mario Draghi, "nella scelta delle parole". Altri esponenti politici italiani, scrive il quotidiano tedesco, mantengono invece un atteggiamento ambivalente nei confronti del titolare del Cremlino, dopo essere stati per anni molto vicini alla Russia. Nella maggioranza non mancano le divisioni causate dal conflitto, acuite dall'approssimarsi delle elezioni del 2023. Per esempio, il M5S vede contrapporsi 'governisti' e 'movimentisti'.
Sueddeutsche Zeitung ricorda che Di Maio è stato ''spesso ridicolizzato, non del tutto immeritatamente''. Il ministro ha compiuto ''già molti passi falsi nella sua strepitosa carriera''. Per molti, non vi era da stupirsi, dato che nei 5 Stelle ''persone dal nulla, grazie a pochi clic su una piattaforma Internet'' sono balzate ''direttamente in posizioni di responsabilità". Lo stesso Di Maio – si ricorda nell'articolo – ha lavorato come steward allo stadio San Paolo di Napoli e per questo è stato deriso come ''bibitaro''. Ora, "all'improvviso", il titolare della Farnesina viene preso "un po' più sul serio" anche per la chiarezza con cui ha da subito condannato Putin e l'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Sono quindi "finiti i giorni" in cui Di Maio invitava ufficialmente a Roma i rappresentanti del movimento di protesta francese dei Gilet gialli. Ora, Di Maio "si batte per la rielezione" del presidente francese Emmanuel Macron e la sua "vicinanza a Pechino" è soltanto "un ricordo sbiadito". Una conversione che, perlomeno dal quotidiano tedesco, è stata molto apprezzata.
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