È stato il boss mafioso appassionato di opera Little Bonaparte in A qualcuno piace caldo (1959) di Billy Wilder, il cognato di Henry Fonda ne Il ladro (1956) di Alfred Hitchcock, il partner di Humphrey Bogart nel business della boxe ne Il colosso d'argilla (1957), lo spietato capo Graile in I Comancheros (1961) di Michael Curtiz, un eccentrico fisico in La forza invisibile (1968) e un povero ebreo in fuga da Hitler in La nave dei dannati. È morto a 102 anni l'attore americano Nehemiah Persoff, caratterista per Hitchcock, Kazan, Wilder e tanti altri, capace di trasformarsi con il look (senza capelli, con la barba) e incarnare centinaia di personaggi.
Nato a Gerusalemme il 2 agosto 1919, Nehemiah Persoff emigrò con la famiglia negli Stati Uniti alla fine degli anni Venti. Dopo aver combattuto nell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale, lavorò come elettricista della metropolitana e nel frattempo avviò la sua carriera da attore in teatro a New York. Nel 1947 venne ammesso all'allora neonato Actors Studio e fu uno fra i ventisei allievi del primo corso tenuto dal regista Elia Kazan. Nel 1948 esordì al cinema in un ruolo secondario ne La città nuda (1948) di Jules Dassin e nei successivi quarant'anni ha recitato in oltre novanta film.
Barbra Streisand scritturò Persoff nel suo dramma musicale "Yentl" (1983) come suo padre. In "A qualcuno piace caldo" (1959) l'attore si ergeva nel ruolo di un piccolo gangster. Alla fine degli anni Sessanta ha lavorato anche in Italia, recitando in Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiani, tratto dal libro omonimo di Leonardo Sciascia.
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