L'arte e la bellezza come terapia, per concentrarsi sulla persona e non solo sul male contro cui sta lottando: dal 9 aprile l'Accademia Carrara di Bergamo proporrà ai malati oncologici un ciclo di appuntamenti gratuiti ad hoc – ogni terzo sabato del mese dalle 15 alle 17, fino al 20 agosto – per scoprire le opere custodite nel museo.
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con The Bridge for Hope Onlus e Humanitas Gavazzeni, è stata battezzata "Incontrarsi nell'arte" e ha l'obiettivo di rendere la pinacoteca bergamasca sempre più aperta e accogliente, vicina al vissuto delle persone, a cominciare da quelle più fragili.
Ogni appuntamento, condotto dall'educatrice museale Rita Ceresoli, sarà dedicato a un tema di volta in volta diverso: dal volto al viaggio, dalla fragilità alle esperienze di cura e di nutrimento. E sarà sempre previsto anche un momento di elaborazione personale e creativa in modo da condividere la propria esperienza.
"Quella di 'Incontrarsi nell'arte', come sottolinea il titolo, non sarà una semplice esperienza nel museo, ma un incontro con noi stessi, con i vissuti, le emozioni e i desideri più profondi – spiega Lucia Cecio, responsabile di Carrara Educazione – Sarà un'ulteriore prova del fatto che il nostro patrimonio è una risorsa preziosa e disponibile per il benessere di tutte le persone".
Proprio per questo la onlus The Bridge for Hope, nata per supportare i malati in trattamento oncologico, ha aderito al progetto: "Costruire relazioni ed esprimere le proprie emozioni sono aspetti molto importanti e l'arte è uno strumento delicato e al tempo stesso potentissimo di condivisione – commenta la presidente Serena Panzeri – La bellezza in sé è uno strumento di supporto e Accademia Carrara ha un patrimonio inestimabile di opere che aspettano di raccontare ed essere raccontate".
Non è la prima volta che la pinacoteca organizza iniziative volte a coniugare arte e salute: nel 2018 ha preso il via il progetto "La cura e la bellezza", grazie al quale 25 dettagli di altrettanti capolavori dell'Accademia Carrara sono stati riprodotti in maxi formato nei corridoi e nelle sale d'attesa delle cliniche cittadine Humanitas Gavazzeni e Castelli.
Nel 2020 è stata poi la volta di "Opere in parole": undici personalità della cultura hanno scritto altrettanti racconti prendendo spunto da 51 dipinti del museo bergamasco e i testi con i relativi podcast (letti dagli stessi autori) sono stati messi gratuitamente a disposizione dei malati dei due ospedali sia in formato cartaceo sia attraverso codici QR inquadrabili con il proprio telefono direttamente in corsia.
"Questo ciclo di incontri arricchisce il nostro progetto di arte in ospedale – conclude Massimo Castoldi, direttore sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli – Così offriamo percorsi per la persona nella sua interezza e unicità". Per partecipare ai vari appuntamenti è obbligatoria la prenotazione sul sito di Accademia Carrara.
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