AGI – La guerra in Ucraina si concentra nell'Est del Paese: dopo la fine della smobilitazione russa nella zona di Kiev e Chernihiv, le forze di Mosca si riorganizzano per l'attacco al Donbass, dove, come scrive nell'ultimo aggiornamento l'intelligence della Difesa britannica, "il progresso delle operazioni offensive in Ucraina orientale è l'obiettivo principale delle forze militari russe". In particolare, scrivono i servizi di sicurezza del Regno Unito, "l'artiglieria russa e gli attacchi aerei continuano lungo la linea di controllo del Donbass".
Le autorità della regione spingono gli abitanti a lasciare le loro case, nonostante le difficoltà dovute ai continui bombardamenti, prima che la situazione peggiori ulteriormente. Stamattina, le fonti delle milizie filorusse della Repubblica di Donetsk hanno detto di avere conquistato alcune "zone popolate" nella regione di Zaporizhzhia, e di aver continuato ad evacuare persone da Mariupol, dove i combattimenti si sono spostati dal centro della città al porto. Intanto, mentre i ministri degli Esteri della Nato si riuniscono ancora una volta a Bruxelles, il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba insiste nel chiedere "Armi, armi e armi".
Est
Come sintetizza l'ISW, "le forze russe hanno continuato a ridispiegare le forze sull'asse Izyum-Slovyansk e nell'Ucraina orientale nelle ultime 24 ore ma non hanno ottenuto alcun progresso importante. Hanno completato il loro ritiro dalla regione di Sumy mentre le truppe già ritiratesi dal Nord-Est dell'Ucraina hanno continuato a ridispiegarsi a Belgorod, in Russia, per un ulteriore dispiegamento nel Donbass. L'esercito ucraino ha riferito che la Russia prevede di schierare elementi dall'asse di Kyiv a Izyum, ma queste unità probabilmente non riacquisteranno l'efficacia di combattimento per qualche tempo".
"Nonostante il riorientamento delle forze e delle capacità logistiche per sostenere le operazioni nel Donbass, è probabile che le forze russe continuino ad affrontare problemi di morale e carenze di forniture e personale", scrive l'intelligence britannica. "Gli attacchi russi contro obiettivi infrastrutturali all'interno dell'Ucraina sono probabilmente destinati a degradare la capacità dell'esercito ucraino di rifornirsi e aumentare la pressione sul governo ucraino".
A Mariupol, che rimane un obiettivo primario, nel porto, dove i combattimenti si sono spostati dal centro della città, le milizie filorusse dicono di stare spingendo la difesa ucraina "verso la zona industriale ad Azovstal".
I soldati ucraini che si trovano ancora nel porto sul Mar d'Azov, secondo le stesse milizie filorusse, sono circa 3 mila. Intanto, continuano le evacuazioni dei civili anche se con difficoltà legate ai continui bombardamenti.
Nord e Kiev
Dopo il completamento del ritiro russo da Kiev e da Chernihiv, confermato dal Pentagono, continuano le testimonianze sulle stragi di civili nelle città della zona durante le settimane dell'occupazione. Da Kiev, il ministro degli Esteri Kuleba è tornato a chiedere armi alla Nato. I russi hanno lasciato anche la regione di Sumy.
Sud
Le forze ucraine contrattaccano su Kherson, a Est di Odessa e Mykolaiv, sul Mar Nero; si segnala ancora il rischio che la Russia utilizzi la Transnistria, regione moldava occupata in modo illegale da Mosca, come base per nuovi attacchi da sud-ovest.
Ovest
Dopo le notizie dei giorni scorsi, da Leopoli, ormai sede diplomatica e base per la copertura giornalistica del conflitto, non si segnalano nuovi combattimenti nella zona.
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