Si intitola Dario Argento – The exhibit, la mostra con cui il Museo del Cinema di Torino e Solares Fondazione delle Arti rendono omaggio al maestro dell'horror, uno tra i registi italiani più conosciuti al mondo. Un viaggio lungo 50 anni, nei territori dell’incubo che popolano i venti film realizzati dal regista romano.
L'esposizione curata da Marcello Garofalo e Domenico De Gaetano, direttore del museo, era stata rimandata a causa della pandemia. Ora potrà essere visitata alla Mole Antonelliana dal 6 aprile al 16 gennaio del prossimo anno.
"È una mostra straordinaria, che non merito, in una città bellissima dove mi piacerebbe vivere e dove ho girato tanti film e, forse, ne girerò altri", ha sottolineato il regista, a cui è stata anche consegnata la Stella della Mole. "Ho visto la mostra e mi sono emozionato – ha detto – è stato come tornare indietro nel tempo. Una mostra dedicata a Dario Argento, ma chi è Dario Argento? Io sono solo uno che fa i film con quel nome, film nei quali metto i miei sogni, le mie visioni".
"Argento è uno dei maestri del cinema italiano tra i più apprezzati a livello internazionale – ha sottolineato il presidente del Museo del Cinema, Enzo Ghigo – Dal suo esordio dietro la macchina da presa con L'uccello delle piume di cristallo all'ultimo film Occhiali neri, ha spaziato tra giallo, thriller e horror, creando un personalissimo e seducente immaginario frutto di un talento figurativo fuori dal comune".
Dario Argento, il terrore fra oggetti e immagini in mostra al Museo del Cinema di Torino
E c'è spazio anche per la guerra tra i pensieri di Dario Argento: "Se ho paura della guerra? Sì, certo, la guerra è spaventosa. Quella è la vita vera, quella che si vede sui giornali, alla tv, ma io non la racconto, non l'ho mai raccontata – ha spiegato il regista – Nei miei film rappresento un'altra paura, che è quella che viene dal profondo dell'anima, dai sogni, dalle pulsioni nascoste, dalle visioni personali – ha concluso Dario Argento – non è una paura vera, quella della guerra invece lo è".
I pezzi esposti provengono dalle collezioni del Museo, del Centro sperimentale di cinematografia (Archivio fotografico della Cineteca nazionale e Scuola nazionale di cinema) e di numerosi collezionisti privati, con importanti contributi da parte di professionisti del cinema quali Sergio Stivaletti, effettista di molti film di Argento da Phenomena del 1985 in poi, Luigi Cozzi, stretto collaboratore di Argento fin dagli esordi, Franco Bellomo, Stefano Oggiano, Gabriele Farina, Roberto Attanasio e Carlo Rambaldi, uno dei più importanti artisti degli effetti speciali a livello mondiale.
Profondo Argento
La mostra propone per ciascun titolo della vasta filmografia del regista curiosità, citazioni, fotografie, sequenze filmiche, bozzetti, manifesti, costumi, creature meccanizzate e colonne sonore. Tra le collezioni esposte anche opere di case di alta moda che per il regista hanno realizzato costumi e gioielli, e le creazioni di maestri italiani degli effetti speciali. Particolarmente significativi e di forte impatto sono i dieci costumi di alcuni dei suoi film, tra cui quello ricreato appositamente da Giorgio Armani, che aveva firmato gli abiti di Jennifer Connelly sul set di Phenomena (1985).
Le proiezioni presentano photogallery, sequenze e montaggi tratti dalle sue opere, documentazione sugli effetti speciali e sulla musica nei suoi film. Le fotografie sul set rivelano cosa si cela dietro la messa in scena. I video restituiscono il rapporto di Argento con la musica e l’arte evidenziando anche i tributi rivolti a registi da lui molto amati, come Fritz Lang e Alfred Hitchcock, così come i frequenti riferimenti a quadri, fumetti, opere letterarie e oggetti di design.
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Elisa Manisco
Sulla rampa espositiva della Mole il visitatore troverà anche un'imponente esposizione di memorabilia argentiani: 44 oggetti di scena, 12 preziosi manifesti e locandine originali del Museo, bozzetti scenografici, creature meccaniche, fotografie inedite e molto altro.
La mostra è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Silvana Editoriale, contenente una intervista esclusiva a Dario Argento realizzata dai curatori che ripercorre tutte le tappe della sua carriera.
L'intervista
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In occasione della mostra, il Museo propone una serie di iniziative di approfondimento dei contenuti dell’opera e della vita del maestro. Rientra in questo ambito anche la retrospettiva filmica completa sull’opera del regista in scena presso il cinema Massimo. Il programma è strutturato in due fasi, la prima apre al pubblico martedì 5 aprile alle 21 alla presenza di Dario Argento con la proiezione della copia restaurata di Suspiria. La seconda parte di cartellone è in calendario per il mese di ottobre.Original Article
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