L’Italia non risolve il problema dei donatori per la fecondazione eterologa e tutti i centri, pubblici, privati e convenzionati, sono ancora costretti a rivolgersi all’estero per trovare ovociti e, in minima parte, visto che la domanda è molto inferiore, anche liquido seminale. Il momento non è facile per la pma, procreazione medicalmente assistita, colpita anche dai rallentamenti legati ai due anni di pandemia, che ha compresso tutta l’attività sanitaria non legata al Covid.

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