Tre settimane di partite per arrivare agli ultimi quattro secondi e tre decimi di partita, che separano la felicità dallo spasimo. Le squadre si erano demolite a turno, nel risultato e fisicamente. tra fughe e rimonte, gomitate sul naso, ginocchiate alla schiena, caviglie slogate, mani sul petto, conati di vomito. L’ultimo pallone da tre punti scagliato da Caleb Love, la stellina sfrontata di North Carolina, resta in cielo per quattro secondi.

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