L'attesa è finita. Le abbiamo analizzate dettagliatamente ad ogni presentazione ufficiale, le abbiamo ammirate e studiate sul circuito di Montmelò, in Spagna, e su quello di Sakhir, in Bahrein, ora è arrivato il momento di vederle finalmente in gara. La nuova Formula 1 si appresta ad affrontare il primo weekend del Mondiale 2022 col Gran Premio del Bahrein, in programma il 20 marzo, in quella che si preannuncia una corsa iridata quanto mai incerta.
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Alessandra Retico
Cinque punti fermi per la nuova era
La grande rivoluzione regolamentare voluta da Liberty Media ha letteralmente stravolto le gerarchie fin qui conosciute che avevano visto la Mercedes dominare letteralmente negli ultimi 8 anni con la sola Red Bull capace di ribaltare le sorti dell'ultimo mondiale. Questo, in pratica, è l'anno zero della Formula 1. La nuova era si basa essenzialmente su cinque punti fermi: pneumatici e dischi dei freni (con i cerchi passati da 13 a 18 pollici con conseguente cambio di dischi, pastiglie, pinze e pompe), power unit (i propulsori dovranno obbligatoriamente utilizzare carburanti costituiti al 10% da etanolo con alcuni pezzi uguali per tutti imposti dalla Fia), l'aerodinamica (monoposto esteticamente rivoluzionate: dalle pance laterali al fondo, passando dall'ala posteriore a quella anteriore), le parti standard e l'open-source e, infine, il temutissimo budget cup (abbassato di 5 milioni di dollari rispetto al 2021 per ridurre il gap tra le scuderie più ricche e quelle meno).
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Alessandra Retico
Tre sprint con punti per la Generale
Le novità riguardano anche i gran premi. Le sessioni di prove libere del venerdì sono state spostate tutte al pomeriggio e ridotte da 90' a 60'. Cambiano gli orari del sabato, scalati di un'ora rispetto al 2021. In un weekend europeo, per esempio, le terze prove libere si correranno alle 13:00 del sabato, mentre le qualifiche alle 16, con la gara la domenica confermata alle 15. Oltre alla classifica pole position (dove da quest'anno i piloti non avranno l'obbligo di utilizzare gli pneumatici usati nella Q2 della pole) ci saranno tre gare sprint (ne abbiamo avuto un assaggio lo scorso anno) e si disputeranno il 23 aprile a Imola, per il GP dell'Emilia Romagna, il 9 luglio al Red Bull Ring (GP d'Austria) e il 13 novembre a Interlagos (GP del Brasile), ma rispetto al 2021, queste concederanno punti ai primi otto classificati (8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1). La pole position, in queste tre sprint, verrà assegnata a chi compirà il giro veloce nel corso delle qualifiche del venerdì. Lo scorso anno andava al vincitore della gara breve. Paradossalmente se un pilota dovesse vincere la sprint del sabato e la gara della domenica col giro veloce potrebbe conquistare anche 34 punti.
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Alessandra Retico
Obiettivo 23 gran premi, Losail al posto di Sochi?
L'attesa quindi è per il 20 marzo (ore 16 italiane) quando, finalmente, i semafori si spegneranno dando il via alla prima gara di un Mondiale che per ora prevede 22 gran premi dopo l'esclusione del Gp di Sochi, previsto inizialmente il 25 settembre. Si parla di un secondo Gp in Qatar, sul circuito di Losail. Questo modificherebbe parte del calendario per far sì che la bandiera a scacchi cali sulla Formula 1 prima del fischio d'inizio dei Mondiali di calcio del 2022, sempre in Qatar, previsto per il 21 novembre. La novità è il Gp di Miami in programma a maggio, mentre tornano quelli di Melbourne, Montreal, Singapore e Suzuka dopo le assenze dettate dalla pandemia. Oltre a Sochi, non ci sono più Portimao e Istanbul. Nessun gran premio si disputerà nello stesso circuito, come era accaduto lo scorso anno in Austria.
Verstappen è l'uomo da battere, ma occhio alle Rosse
L'uomo da battere è chiaramente il neo-campione del mondo Max Verstappen che con la Red Bull ha ben figurato in questi primi test. Al suo fianco il fidatissimo Sergio Perez. Lewis Hamilton e la Mercedes si sono nascosti. Hanno parlato di macchina poco competitiva, almeno inizialmente, ma lo fanno ogni anno anche se questa volta potrebbe esserci del vero. La versione della Freccia d'Argento mostrata nei test in Bahrein, letteralmente stravolta rispetto a quella di Montmelò, non ha soddisfatto e non è detto che Toto Wolff non torni al passato, con le pance larghe, come tutte le altre monoposto. Al fianco di Lewis non ci sarà più Bottas, passato in Alfa Romeo al posto di Kimi Raikkonen, ritiratosi, ma la promessa George Russell. Grande attesa per le Ferrari di Leclerc e Sainz, apparse molto competitive nei test. Rispetto al 2021 il Circus perde Antonio Giovinazzi e il russo Nikita Mazepin, scaricato dalla Haas dopo la guerra in Ucraina. Al suo posto torna Kevin Magnussen. L'unico debuttante proveniente dalla F2 è Guan Yu Zhou, alla guida dell'Alfa Romeo.
Dove vedere il Mondiale in tv
In Italia tutti i gran premi saranno trasmessi in esclusiva da Sky che, come sempre, oltre alle gare trasmetterà in diretta anche tutte le prove libere e le qualifiche ufficiali. In chiaro il Mondiale sarà trasmesso da TV8, emittente di Sky, che trasmetterà tutti i gp in differita, con alcune eccezioni. Al momento sono stati confermati in diretta in chiaro solo Imola, Monza e il finale di Abu Dhabi con altri tre gran premi non ancora ufficializzati. Per quanto riguarda lo streaming su tablet, PC o smartphone, oltre che su SkyGo, i gp potranno essere visti attraverso la piattaforma Now TV, un servizio di streaming on-demand e in diretta sempre di Sky.
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