Il "golpe" interno è compiuto. Come era filtrato già da giorni, il gruppo parlamentare di Forza Italia all'Ars ha eletto stamattina il nuovo capogruppo al posto di Tommaso Calderone, ritenuto troppo vicino a Gianfranco Miccichè dagli oppositori interni del presidente del Parlamento regionale: a guidare il gruppo è dunque da oggi Mario Caputo, eletto nella lista Fratelli d'Italia-Noi con Salvini e arruolato dai berlusconiani sin dal suo subentro in Assemblea regionale, avvenuto due anni fa.
Alla riunione Miccichè, Calderone e i deputati a lui più vicini non erano presenti. Oltre al presidente dell'Ars e al capogruppo uscente mancavano Bernardette Grasso, Luisa Lantieri, Michele Mancuso e Daniela Ternullo: se anche si fossero presentati, comunque, non avrebbero avuto i voti sufficienti per ribaltare la decisione assunta dagli altri 7 parlamentari (oltre a Caputo, l'assessore Marco Falcone, i presidenti di commissione Stefano Pellegrino, Riccardo Savona e Margherita La Rocca Ruvolo, e i deputati "semplici" Riccardo Gallo Afflitto e Alfio Papale). "La scelta compiuta dai miei colleghi azzurri – dice Caputo – mi onora. Questa elezione giunge in un momento politico molto importante, alla vigilia delle Amministrative a Palermo, Messina e in molte città siciliane, metto il mio ruolo politico a disposizione del necessario dialogo fra tutti, nell’interesse di Forza Italia e del centrodestra in Sicilia, per rafforzare le ragioni dello stare assieme e aprire un dibattito costruttivo. Ringrazio il mio predecessore Calderone per il lavoro svolto, mi rammarica l’assenza di qualche collega nonostante la regolare convocazione, ma fin da subito sarò impegnato a rappresentare tutti e tredici gli iscritti al gruppo di Forza Italia, ci sono tutte le condizioni per fare bene e lavorare nell’interesse della Sicilia".
La lunga giornata, però, non è finita: Miccichè si preparerebbe nel pomeriggio a rispondere azzerando tutte le commissioni parlamentari, facendo venire meno così gli incarichi di Pellegrino, Savona e La Rocca Ruvolo, ritenuti strategici in chiave elettorale. Lo scontro segue le riunioni degli ultimi giorni: il vertice fra Miccichè e Marcello Dell'Utri, quello fra i big del partito e Licia Ronzulli senza i dissidenti e l'incontro fra Miccichè, Dell'Utri, Ronzulli e Silvio Berlusconi ad Arcore.
Intanto una prima contromossa è già arrivata: i due deputati di Sicilia futura, Nicola D'Agostino ed Edy Tamajo, hanno chiesto di aderire al gruppo di Forza Italia. "È noto il rapporto politico sancito fra il nostro gruppo di Sicilia Futura-IV e quello di Forza Italia, che prevede la nostra partecipazione dentro le liste di Forza Italia nelle future competizioni elettorali – dicono i due in una nota – Nulla osta a questo punto perché si definiscano pienamente i percorsi già intrapresi". Il passaggio, però, creerebbe un problema a Iv, che perderebbe il gruppo, composto a quel punto dal solo Giuseppe Laccoto.
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