MILANO – I timori che le sanzioni dell'Occidente contro la Russia possano estendersi anche alla Cina abbattono le Borse asiatiche. Ieri l'incontro a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan e Yang Jiechi, capo cinese della commissione Esteri, sono stati interlocutori anche se l'esponente di Pechino ha chiarito che il Paese "non è schierato" in questo conflitto e ancora oggi il ministero degli Esteri cinese ha chiarito che "non vuole essere colpita" dalle sanzioni. Sui listini dell'Estremo Oriente, e in particolare su Hong Kong, che arriva a perdere sei punti percentuali, pesa anche il lockdown dell'hub tecnologico di Shenzhen che ha quindi spinto al ribasso tutti i titoli del comparto. Male anche Shanghai, giù quasi deil 5%. Chiude invece in cauto rialzo Tokyo, con il Nikkei a +0,15%.
Effetto Covid in Cina, giù il petrolio
Il possibile effetto Covid sulla Cina si fa sentire anche sul petrolio, protagonista di una bruschissima correzione, sui timori di una contrazione della domanda. In mattinata il contratto future sul greggio Wti con consegna ad aprile è scambiato a 97,35 dollari con un calo del 5,49%. Il Brent con consegna a maggio passa invece di mano a 100,88 dollari con un calo del 5,63%.
Bene produzione industriale e vendite al dettaglio
D'altro canto, sono invece molti positivi i dati macro arrivati oggi dalla Cina. La produzione industriale in Cina è balzata del 7,5% annuo nel bimestre gennaio-febbraio, battendo il 3,9% atteso dagli analisti e il 4,3% di dicembre, le vendite al dettaglio hanno invece segnato un rialzo annuo del 6,7%, ben oltre le stime degli analisti (+3%) e in netta accelerazione dall'1,7% di dicembre, mettendo così a segno il miglior dato da giugno 2021.
Borse europee in calo
Le Borse europee procedono in flessione. Da una parte l'occhio è sempre rivolto verso possibili svolte nel negoziato tra Russia e Ucraina, dall'altra c'è attesa per la riunione di due giorni della Fed che parte oggi. Domani è atteso il primo rialzo dei tassi dal 2018 ad oggi, ma sull'entità dell'aumento è possibile che incida un atteggiamento prudente da parte della Banca Centrale Usa alla luce dell'invasione russa in Ucraina. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l'1,18% a 23.150 punti. Londra cede l'1,22%, Francoforte l'1,28% e Parigi l'1,33%.
Valute, l'euro sotto quota 1,10 dollari
Avvicinandosi a questo appuntamento, l'euro apre poco mosso sotto quota 1,10. La divisa unica europea passa di mano a 1,0973 dollari e 129,63 yen. Sale il cambio dollaro/yen a 118,12.
Commenti recenti