ROMA – Dopo Roma, Milano e Bologna anche Torino avrà da ora in poi il servizio di ricarica mobile on demand E-GAP. La scritta che campeggia sul portellone dei veicoli adibiti a ricaricare le auto a corto di elettricità, già dice tutto: “Stiamo arrivando a darti la carica”. Che significa? Lo spieghiamo subito.
La prima cosa da fare è scaricare la omonima app gratuita, con cui prenotare una ricarica. Nell’ordine bisogna ovviamente indicare la posizione dell’auto da ricaricare, e soprattutto entro quando vogliamo ricaricare. Tramite la app è possibile perfino seguire in tempo reale la ricarica.
A quel punto il van E-GAP raggiungerà il veicolo entro il tempo richiesto, e un operatore specializzato erogherà la ricarica con una potenza pari a una colonnina di tipo fast. Terminata l’operazione, il costo verrà addebitato sulla carta di credito.
A Torino le auto e le moto elettriche private sono lo 0,5% dei mezzi circolanti, il doppio della media nazionale (0,2%). Nella provincia torinese la diffusione di colonnine e punti di ricarica pubblici accessibili è buona ma ancora insufficiente: le colonnine sono 471, i punti di ricarica 937.
Nel piano industriale triennale stilato da E-GAP, gli investimenti previsti ammontano a 200 milioni di euro, che andranno spesi sia in nuovi e-Van e sia nell’apertura del servizio in 200 città tra Europa e Stati Uniti. Entro la fine del 2022 si prevede che E-GAP arrivi in Francia (Parigi, Lione, Bordeaux e Marsiglia), in Spagna (Madrid, Barcellona e Valencia), in Germania (Monaco, Amburgo, Berlino, Francoforte), in Olanda (Amsterdam), in Gran Bretagna (Londra e Manchester) e in Grecia (Atene).
“Dopo Milano e Roma, e la recente apertura a Bologna, Torino è la quarta grande città italiana in cui portiamo il nostro servizio di ricarica”, spiega Eugenio de Blasio, presidente e fondatore di E-GAP. “In un momento di massima attenzione agli obiettivi europei e italiani di diffusione dei veicoli non inquinanti, siamo orgogliosi di offrire un servizio comodo e flessibile che contribuisca ad avvicinare i cittadini alla mobilità elettrica e a creare un ambiente urbano e locale sostenibile”. (f.p.)
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