AGI – Melitopol è caduta sotto il controllo russo durante l'invasione sferrata dal Cremlino. L'ufficio presidenziale ucraino ha denunciato il rapimento, da parte delle truppe russe, del sindaco di Melitopol, nel Sud-Est del Paese, Ivan Fedorov. Le telecamere di sicurezza sembrano aver ripreso il sequestro, che il ministero degli Esteri di Kiev ha condannato come "violazione del diritto internazionale".
Intanto proseguono i bombardamenti come nella città ucraina di Mykolayiv. Come riferisce su Twitter il governatore regionale Dennis Kiyachenko si stanno verificando "ancora lanci di missili da lanciarazzi multipli".
"Edifici residenziali sono di nuovo in fiamme, ci sono informazioni su un supermercato colpito", ha proseguito. "Tutto quello che loro chiamano 'infrastruttura militare della Nato' è in fiamme", ha aggiunto il governatore.
Media, terzo generale russo ucciso in due settimane
Un terzo generale russo è stato ucciso in Ucraina, secondo quanto confermato da funzionari occidentali citati dal Guardian. Poco prima, le forze ucraine avevano annunciato la morte del generale Andrei Kolesnikov, comandante della 29ma Armata combinata.
L'intelligence occidentale stima che circa 20 generali sarebbero impiegati sul campo a guidare l'invasione dell'Ucraina, il che sorprende non solo perche' implicherebbe un tasso di vittime relativamente alto durante due settimane di ostilità ma perché indicherebbe un loro insolito schieramento vicino alle linee del fronte. Secondo i funzionari citati dal Guardian, potrebbe indicare che "le truppe non sono in grado di prendere decisioni da sole e non hanno consapevolezza della situazione".
Nei giorni scorsi, secondo il ministero della Difesa di Kiev e' stato ucciso nei combattimenti vicino Kharkiv il generale russo Vitaly Gerasimov e prima di lui era stata la volta di Andrei Sukhovetsky. Nessuna delle tre uccisioni e' stata confermata da fonti indipendenti ne' da Mosca.
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