NESSUN risultato trovato. Cercando contenuti pro-anoressia da ora in poi su TikTok si trova questa scritta che riporta a una spiegazione sulla pagina che spiega le politiche dell'app. E' una delle app più popolari al mondo con oltre 800 milioni di utenti, la metà dei quali di età compresa tra i 16 e i 24 anni. TikTok ha imposto limiti sulle pubblicità che promuovono la perdita di chili in eccesso e diete pericolose, come tra l'altro hanno già fatto altri social media.
Fino a qualche tempo fa sulle sue pagine si potevano trovare indicazioni per "perdere peso in modo sano o malsano". Fra le tante anche quelle su cibi "con poche calorie" per evitare di "vomitare o usare lassativi". O infine messaggi come: ''se non ti piace avere fame, lascia questo profilo per favore''.
"E’ una misura molto importante perché i Social riescono ad avere un impatto maggiore rispetto ai classici media, sulle menti dei più giovani – spiega Laura Dalla Ragione, psichiatra e a capo della Rete per i Disturbi del comportamento alimentare della USL 1 dell’Umbria e presidente della Società Scientifica per la riabilitazione nei DCA SIRIDAP – . Teniamo conto che oggi i dati del mMinistero della Salute ci restituiscono che il 30% dei disordini alimentari riguarda pazienti sotto i 14 anni , con esordi frequentissimi sotto i 10 anni. L’80% di questi giovanissimi pazienti ha visitato siti pro-ana , o comunità whats up dedicati a diffusione di queste patologie come scelte di vita , quasi come modello di vita. Sebbene tutti puntino facilmente il dito contro comunità pro-ana e pro-mia, non bisogna dimenticare che queste community non sono create da pazzi fanatici, bensì da pazienti essi stessi sofferenti e affetti da tali patologie, spesso minorenni".
Decisioni come quella di TikTok danno buoni risultati?
"Anche Instagram nel 2012 aveva deciso di 'bannare' una serie di hastag, i collegamenti esterni al proprio profilo tramite l' utilizzo di apposite etichette, pro anoressia e bulimia. Il risultato ottenuto è stato però l' incremento del 30% nella creazione di nuovi hastag. Purtroppo non è la censura il modo migliore per combattere questo fenomeno. Non bisogna dimenticare che si tratta di soggetti che hanno bisogno di "un luogo"e la rete lo diventa, soggetti che si sentono soli nel loro problema, e diventa quindi prioritario utilizzare dei metodi meno drastici e punitivi e più educativi".
Con il Covid sono aumentati i disturbi alimentari?
"La analisi dei dati che arrivano all’osservatorio epidemiologico del Ministero della Salute, ci mostrano un aumento esponenziale del 30% ) nel 2020 rispetto al 2019 dei casi di disturbi alimentari in particolare nei bambini e preadolescenti. Il Numero verde nazionale del ministero della Salute 899180969 ha ricevuto moltissime chiamate da parte di genitori allarmati dai comportamenti alimentari dei figli, con la difficoltà di chiedere aiuto visto che moltissime strutture , funzionano a regime ridotto a causa del Covid. Le origini post traumatiche dei DCA sono ampiamente dimostrate , ma in questo caso l’isolamento dai pari nella scuola , l’impossibilità di giocare con i coetanei, la sensazione di paura condivisa con i familiari, le difficoltà delle famiglie, hanno determinato uno stress continuo e insostenibile per molti giovanissimi".
Quali sono i primi sintomi da tenere sotto controllo?
"Dobbiamo sempre tenere presente che i disturbi alimentari sono patologie psichiatriche severe. Quindi accanto a comportamenti anomali continuativi riguardanti il cibo e le forme corporee ( restrizione alimentare , abbuffate, andare al bagno dopo ogni pasto , bere molta acqua , sminuzzare il cibo in piccolissime parti ) si assiste ad un vistoso cambiamento di carattere . Ragazzi e ragazze brillanti , solari,socievoli improvvisamente diventano tristi, irritabili, depressi. Le due cose, comportamenti anomali sull’alimentazione e cambiamento di carattere devono fare sospettare che sia iniziato un disturbo alimentare".
Lei ha una lunga esperienza in questo settore, che consigli darebbe alle famiglie?
"Alla prima osservazione di comportamenti inusuali che si ripetono per un periodo superiore al mese rivolgersi subito ad un centro specializzato. Esiste un numero verde del Ministero della Salute 899180969 e un sito dove potere rintracciare il Centro più vicino a casa www.disturbialimentarionline.it"
Cosa fare se un giovane con un disturbo alimentare rifiuta le cure?
"Purtroppo queste sono patologie dove c’è una scarsa consapevolezza di malattia , e nella prima fase bisogna lavorare moltissimo nella motivazione al trattamento. Di solito quando questa consapevolezza scatta siamo gia a meta strada per la guarigione".
A volte gli adolescenti hanno qualche chilo di troppo e chiedono ai genitori di dimagrire. Come aiutarli a farlo con serenità, evitando il rischio di anoressia o di disturbi alimetari?
"Paradossalmente noi abbiamo in Italia il più alto tasso di Obesità infantile adolescenziale , che costituisce un fattore di rischio per i Disturbi alimentari. Molte delle pazienti affetta da DCA hanno una storia di sovrappeso e obesità e sono state oggetto di bullismo e di stigma. In età evolutiva un trattamento per l’obesità è complesso e vede un lavoro nutrizionale che si affianchi sempre anche ad un lavoro familiare e psicologico integrato. Proprio perché una dieta restrittiva , spesso senza alcun supporto professionale , può aggravare il problema obesità e innescare l’ ingresso in Disordini alimentari come anoressia , bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata".
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